Polistena, sold out e 10 minuti di applausi per Cristiano Caccamo e Francesco Montanari
Un successo l’unica tappa calabrese dello spettacolo “Il sesto potere”, inserito nel cartellone della nuova stagione teatrale di Dracma
Dieci minuti di applausi, standing ovation e una sala fortemente emozionata ed entusiasta: così è stata accolta l’unica tappa calabrese dello spettacolo “Il sesto potere – Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta”, inserito nel cartellone “Teatro chiama terra” della nuova stagione teatrale di Dracma. All’auditorium comunale è stato sold out ieri sera per la produzione scritta e diretta da Davide Sacco, che ha visto protagonisti l’attore di Taurianova Cristiano Caccamo e Francesco Montanari. Insieme a loro sul palco anche Nina Torresi e Matteo Cecchi.
Una scenografia asettica, con i vari personaggi che comparivano e scomparivano come accade in televisione, lasciando il pubblico con il fiato sospeso per la drammaticità della storia messa in scena, un dramma talmente tangibile da sembrare reale, grazie al dialogo serrato dei protagonisti che ha completamente immerso nella storia il pubblico.
La storia
In un garage chissà dove, tre ragazzi (interpretati da Cristiano Caccamo, Carlotta Antonelli e Matteo Cecchi) lavorano per il partito di destra: creano fake news per manipolare la campagna elettorale. È l’ultima sera prima del silenzio elettorale e i sondaggi sono a loro favore, ma quando Walter Malosi (interpretato da Francesco Montanari), un giornalista molto seguito, distrugge in diretta il vicesegretario del partito, crollano drasticamente.
I ragazzi capiscono che l’unico modo per riportare la situazione a loro favore non è più creare false notizie sulla sinistra, ma screditare direttamente il giornalista. In pochi minuti investono migliaia di euro e mettono in rete la notizia che Malosi ha preso dei soldi dalla sinistra per pilotare la campagna elettorale. I ragazzi esultano quando il presidente di rete sospende la trasmissione di Malosi.
Hanno raggiunto il loro obiettivo, ma hanno anche finito il loro budget. I tre ragazzi sono molto diversi tra loro: uno è mosso dalla rabbia, ardore politico; un altro fa questo lavoro per soldi, la terza sembra avere per Malosi un odio personale. Quando gli hacker si accorgono di aver esaurito il budget, iniziano a discutere pesantemente tra loro ed escogitano un piano che finisce in tragedia.
Odio, denaro e vendetta muovono le intenzioni dei tre protagonisti. Una trama tristemente attuale che descrive una società deviata e sempre più schiava di quello che viene definito il sesto potere, molto più sottile e infimo, che scivola tra gli smartphone e sui social. Un potere invisibile, come è invisibile chi lo comanda, e ignoti i motivi per cui lo fa. Magistrale l’interpretazione di Montanari e assolutamente reale quella di Caccamo.