Sgc Jonio-Tirreno, Foci: «Grazie alla Metrocity avviato l’iter per il raddoppio dello svincolo Cinquefrondi Est della Rosarno-Gioiosa»
Il presidente dell'associazione "Progetto città della Piana": «La sua realizzazione risolverebbe l'annoso problema del collegamento della Pedemontana e di tutti i suoi centri da essa serviti»
La richiesta di intervento sullo svincolo di collegamento con la Sp 5 in contrada Alterusi, da parte del sindaco Giuseppe Falcomatà, del vicesindaco Carmelo Versace e del dirigente del settore Viabilità Lorenzo Benestare della Città metropolitana, all’Anas, è stato accolto con entusiasmo dal presidente dell’associazione “Progetto città della Piana”, Armando Foci. «Grazie a loro si è finalmente avviato l’iter per il raddoppio dello svincolo di Cinquefrondi Est della Rosarno-Gioiosa Jonica verso l’autostrada del Mediterraneo – afferma Foci -. La sua realizzazione risolverebbe l’annoso problema del collegamento della Pedemontana e di tutti i suoi centri da essa serviti alle grandi infrastrutture di trasporto nazionali (ferrovia e autostrada), consentendo la riduzione dei tempi di collegamento ed evitando di intasare con il traffico veicolare molti centri abitati che oggi si è invece costretti ad attraversare».
Il presidente di “Progetto città della Piana” ha quindi voluto ringraziare la Città metropolitana «per la sensibilità e l’impegno che ci sta mettendo da quando, poco tempo fa la nostra associazione, in un primo incontro a Reggio Calabria, nella loro sede, gli sottopose il problema, indicando anche la possibile soluzione. Grazie anche per aver accolto la nostra richiesta di chiedere all’Anas l’istituzione di un tavolo tecnico per concordare e definire l’iter più rapido possibile non solo a questo scopo, ma anche per la richiesta di statalizzazione e ammodernamento della Sp 1 Cittanova-Locri. È sicuramente un passo avanti significativo che sicuramente, speriamo a breve, darà ottimi risultati per il territorio. È questa la politica che amiamo e per la quale siamo disposti a spendere le nostre energie», ha concluso Foci.
La richiesta della Città metropolitana all’Anas
Nella loro missiva all’Anas, Falcomatà, Versace e Benestare, scrivono che «tale svincolo è ubicato in una zona a forte vocazione agricola del comune di Cinquefrondi, e pertanto rappresenta un nodo di origine/destinazione di un non trascurabile flusso di mezzi pesanti, cui si aggiungono quelli deputati al trasporto della legna provenienti dall’entroterra aspromontano. In considerazione della particolare conformazione dello svincolo in argomento, composto da due soli bracci: quello di uscita per i flussi veicolari provenienti dal versante Jonico, e quello di ingresso solo per chi si dirige allo stesso versante, discerne che i flussi veicolari, caratterizzati da una non trascurabile presenza di mezzi pesanti, da e per il versante tirrenico, nonché di raccordo con l’autostrada A2, devono percorrere circa 3,5 km sulle Sp 4 e Sp 5, attraversando l’intero nucleo urbano di Cinquefrondi, con risvolti negativi in termini di transitabilità, tempi di percorrenza, inquinamento, sicurezza della circolazione e quant’altro.
Per le ragioni sopra esposte – affermano – si ritiene di fondamentale importanza l’integrazione dello svincolo suddetto con la realizzazione dei bracci di ingresso/uscita da e per il versante tirrenico; detta soluzione, infatti, oltre a ridurre drasticamente l’incidenza dei mezzi pesanti costretti ad attraversare il centro urbano di Cinquefrondi, garantirebbe la possibilità di un percorso alternativo, in entrambi i sensi di marcia, al tratto di SS 682 (circa 3 km) fra i due svincoli qui citati, consentendo, ad esempio, di gestire con la massima sicurezza gli interventi di manutenzione programmata dello stesso tratto che si sviluppa completamente in viadotto. Certi della bontà e della necessità di quanto proposto, si chiede l’attivazione di un tavolo tecnico/istituzionale teso alla valutazione di quanto qui argomentato e alla individuazione di risorse economiche e modalità operative finalizzate alla sua concreta costruzione».