Lazzaro, l’Ancadic denuncia le criticità ed i potenziali pericoli del lungomare Cicerone
Il Referente unico Vincenzo Crea ha chiesto alle istituzioni di voler disporre un’attività ispettiva visiva e tecnico-geologica sul muro di sostegno

«Anni di segnalazioni dell’ANCADIC non sono stati sufficienti per i tecnici dell’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni, vigili urbani compresi ad intervenire affinché i manufatti in pietra rimasti in vita sul muro del Lungomare Cicerone non crollassero, cosa che l’associazione risegnala oggi a sei anni di distanza».
Così il Referente unico dell’ANCADIC Vincenzo Crea ha chiesto all’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni, interessando anche la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Prefettura di Reggio Calabria, i competenti Uffici regionali e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la locale Capitaneria di Porto e la Circoscrizione doganale chiedendo di voler disporre un’attività ispettiva visiva – tecnica/geologica – sul muro di sostegno del Lungomare Cicerone di Lazzaro e sull’impianto dell’illuminazione comunale che presenta vistose criticità e potenziali pericoli.
Invero su un cordolo di circa 40 centimetri è situato l’impianto di illuminazione comunale, dove il cordolo ripristinato negli anni sempre a mattoni dovrà reggere ringhiera metallica, colonna illuminazione e muri in pietra dove nella sottostante spiaggia andranno i bagnanti.
Prima di iniziare i lavori di ringhiera e quant’altro l’ANCADIC ha chiesto di verificare il tutto, compreso le scalinate che consentono l’accesso alla spiaggia molto fatiscenti perché fortemente degradate e non più idonee a svolgere la loro funzione poiché rovinate negli anni dalle mareggiate di scirocco e libeccio, queste ultime più temibili per la nostra costa e non solo per la nostra costa che possono avere ammalorato le fondamenta del muro di sostegno, e di realizzare se non previsto in progetto dei percorsi che consentano alle persone con disabilità, con mobilità limitata o in sedia a rotelle, di raggiungere la spiaggia su base paritaria rispetto a quelle persone non disabili, percorsi che consentano anche alle mamme con carrozzine e passeggini di usufruire di questo diritto.
E’ stato sottolineato che nel tardo pomeriggio dello scorso 2 maggio e la nottata del 3 maggio u.s. si è registrato il crollo sul sottostante arenile marittimo del parapetto in pietra unitamente all’impianto di illuminazione situati davanti al civico 78 del Lungomare Cicerone, evidenziando che la località ricade in un ambito territoriale ritenuto ad alto rischio sismico e l’intervento richiesto dal Referente dell’ANCADIC è inserito in un vasto dissesto costiero che si estende da Saline Joniche a Reggio Calabria. L’ANCADIC dà atto che il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria a seguito del precedente esposto del Referente dell’Ancadic ha invitato gli uffici preposti del Comune di Motta San Giovanni, di valutare l’opportunità di effettuare una verifica dello stato dei luoghi segnalati e procedere, qualora le circostanze lo richiedano, ad adottare gli eventuali provvedimenti del caso
Al riguardo l’ANCADIC tramite il Referente Unico ha chiesto di conoscere l’esito delle verifiche eseguite e i conseguenziali provvedimenti da adottare e la data dell’inizio lavori. Il tutto a tutela della pubblica e privata incolumità e per un corretto utilizzo del denaro pubblico.
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