domenica,Giugno 22 2025

“Un Mondo di Mondi” denuncia un «eccesso di medicalizzazione» nelle scuole di Reggio Calabria

Marino solleva preoccupazioni e richiama l'urgenza di interventi pedagogici e concertazione istituzionale

“Un Mondo di Mondi” denuncia un «eccesso di medicalizzazione» nelle scuole di Reggio Calabria

Nella città di Reggio Calabria l’eccesso di medicalizzazione nelle scuole «sta producendo da anni, nel silenzio assordante di tutti, un numero incredibile di diagnosi di disabilità (Legge 104/92) degli studenti, principalmente degli alunni rom ma anche degli altri alunni». A denunciare questo eccesso è Antonino Giacomo Marino dell’associazione Un Mondo di Mondi.

«Per l’anno scolastico 2023/2024, appena concluso, dai dati forniti dall’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” del quartiere di Catona, risulta che dei 115 alunni rom italiani iscritti presso l’Istituto Comprensivo, 48 alunni sono stati certificati con disabilità ai sensi della Legge 104/92.

Quindi al 41,8% degli alunni rom di questo Istituto Comprensivo è stata rilasciata una certificazione di handicap ai sensi della legge 104/92. Un dato incredibile se si considera che la percentuale nazionale equivalente, che si può ricavare dai dati forniti dal Miur per l’avvio dell’anno scolastico 2023/2024, è del 4,86%.

Oltre ai 115 alunni rom italiani iscritti per l’anno scolastico 2023/2024 presso l’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona (che sono residenti con le loro famiglie nel quartiere di Arghillà), gli altri alunni rom italiani, circa 210, residenti negli altri quartieri della città di Reggio Calabria iscritti per lo stesso anno scolastico in altri Istituti Comprensivi ed Istituti Superiori, hanno ricevuto una percentuale di certificazioni di disabilità, Legge 104/92, di circa il 35%.

Non solo l’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” raggiunge questi dati elevati. Nella città di Reggio Calabria diversi Istituti Comprensivi ed Istituti di Scuola Superiore presentano, da tempo, percentuali molto alte. A titolo esemplificativo elenchiamo i dati percentuali di alcune delle altre scuole della Città che superano le percentuali di certificazione Legge 104/92 nazionali e regionali: IC “Lazzarino Gallico” (5,95%), IC “Falcomatà Archi” (5,22%), IC “Galluppi-Collodi-Bevacqua” (8,4%), IC “Nosside Pythagoras” (5,00%), IC “San Sperato Cardeto” (6,2%), IIS “Boccioni Fermi” (12,67%), Istituto Tecnico Tecnologico “Panella Vallauri” (5,69%).

In definitiva, il fenomeno che si registra nella città è quello di un gravissimo eccesso diagnostico che oggi ha raggiunto numeri elevatissimi per gli alunni rom e che si è sviluppato con dati meno alti ma ugualmente preoccupanti anche per gli altri alunni.

È una medicalizzazione delle difficoltà di apprendimento; difficoltà che dovrebbero essere affrontate attraverso la pedagogia e non attraverso le diagnosi e il sostegno, abbassando le potenziali aspettative degli alunni. Questa medicalizzazione diffusa andrebbe affrontata in modo operativo con la massima urgenza attraverso la concertazione di tutte le Istituzioni interessate e chiedendo l’aiuto degli esperti.

Il 15 luglio scorso questa Associazione ha segnalato la problematica alle Direttrici generali ASP e INPS del territorio ed al Responsabile dell’Ufficio Scolastico territoriale per richiedere un incontro e interventi concreti urgenti. L’Associazione ha anche chiesto l’intervento di altre istituzioni e degli esperti che da tempo lottano contro questo fenomeno».

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