martedì,Settembre 10 2024

Max Cavallari torna in Calabria: «Questa è la terra dei fichi d’india e della malincomicità»

Il celebre comico racconta l'orgoglio delle sue origini reggine e sprona i giovani: «Andate avanti perché siete in tanti»

Max Cavallari torna in Calabria: «Questa è la terra dei fichi d’india e della malincomicità»

Sono accorsi in migliaia a godere dello spettacolo e dell’ironia di Max Cavallari, celebre comico del duo “Fichi d’India”, sul palco della prima edizione del Festival “Vua – Un mare di comicità” a Bova Marina, in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Mare. Organizzato dal Comitato Giovani e diretto dal noto comico di Zelig Santo Palumbo – reggino e bovese doc – l’evento ha riportato Max in Calabria, terra dei suoi avi, rafforzando un legame profondo e affettuoso con questa regione.
Un legame unico e sconosciuto ai più, di cui l’artista va fortemente orgoglioso. Originario di Maropati, Max sente la Calabria come casa propria, un luogo che gli offre ispirazione e calore umano. Lo abbiamo incontrato poco prima della sua esibizione, ed ha condiviso con noi il suo amore per questa terra, spiegando quanto sia speciale per lui esibirsi qui.

«La Calabria mi dà tutto – ci ha detto Max -. Questa è casa mia, perché è la terra dei Fichi d’India. Noi siamo i Fichi d’India. Con Bruno ci siamo conosciuti proprio qui al Sud, in mezzo ai fichi d’India, ma questa è anche la terra di mio papà e dei miei nonni. A Maropati mi hanno dato addirittura la cittadinanza onoraria, quindi mi sento veramente a casa».

La “malincomicità”

La malinconia si mescola alla comicità nei ricordi e nelle esibizioni di Max, creando un’atmosfera unica, quella che lui stesso definisce “malincomicità”. Questo termine descrive perfettamente l’equilibrio tra la nostalgia per i tempi passati, specialmente con il mai dimenticato compagno di vita artistica Bruno Arena che col cuore non ha mai lasciato, insieme alla gioia di vivere il presente attraverso il sorriso e l’umorismo.

«Far ridere la mia Calabria è malinconico, perché un po’ mi ricorda il papà e i nonni, e un po’ l’essere qua mi fa ricordare dei nostri inizi. Questo miscuglio fra malinconia e comicità, la malincomicità, è qualcosa di fantastico».

Durante la serata, Max ha dedicato una canzone speciale a tutti i calabresi, intitolata “Da Soli Mai”. Una dedica sentita, in cui emerge l’importanza della compagnia e dell’amicizia, valori fondamentali della cultura calabrese. «Non dobbiamo mai star soli. Qui in Calabria, ma soprattutto al Sud, c’è un forte senso di squadra, si è amici, amici veri. E poi l’accoglienza: qui è una vera e propria arte e si vede. Sono andato al ristorante e sembrava il pranzo di Natale, è bellissimo».

Zelig è nato (anche) sulle spiagge di Bova Marina

La terra di Calabria non è solo un luogo di radici familiari per Max, ma anche una culla di ispirazione per la sua carriera comica. Durante la conferenza stampa di presentazione del festival, infatti, è stato raccontato come le spiagge di Bova Marina abbiano ispirato Giancarlo Bozzo, storico autore di Zelig, negli anni ’80, alla creazione del celeberrimo show televisivo. Da qui, in tempi non sospetti, alla corte del sindaco Pasquino Crupi sono passati addirittura Aldo, Giovanni e Giacomo. Un legame profondo, sopito ma saldo nella storia e nel tempo, tra la nostra regione ed il celebre show televisivo.

«È la terra dei fichi in tutti i sensi – ha proseguito -. E poi i fichi d’India sono dolci dentro e pungenti fuori. Un po’ come la comicità: un po’ pungente, un po’ dolce. Quindi è tutto bello».

L’atmosfera del festival è stata arricchita dalla partecipazione calorosa del pubblico e dalle celebrazioni tradizionali. Sul palco, insieme a Max, anche il comico illusionista Zio Potter ed il direttore artistico Santo Palumbo.

La ricetta della felicità

La serata è stata un’occasione per ribadire l’importanza del riso e dell’umorismo nella vita quotidiana, elementi che Max considera fondamentali per una vita felice e soddisfacente.

«Ridere, mangiare e far l’amore – ha spiegato – sono le tre cose belle, fondamentali della vita. Assieme all’amicizia. Perché certe amicizie ti fanno apprezzare quanto è bella la solitudine. Ma qui di amicizie ce ne sono tante e belle e ti fanno apprezzare i momenti passati insieme, perché i calabresi sono un popolo caloroso».

Il ritorno di Max Cavallari in Calabria è stato un successo, un evento che ha rinforzato il legame tra il comico e la sua terra d’origine. La speranza di Max è quella di continuare a far ridere il pubblico calabrese, regalando momenti di gioia e leggerezza.

«Speriamo che riuscirò a farli ridere – ci ha detto poco prima dell’evento – perché è tanto tempo che non vengo. Ma vista la bella atmosfera penso che ce la farò».

Ve lo diciamo subito: ce l’ha fatta alla grande. Ed ai nostri microfoni ha fatto un saluto a tutti i calabresi e soprattutto ai giovani, spronandoli a continuare questa bella rivoluzione del sorriso. «Un saluto a tutti quanti, soprattutto ai ragazzi. Non spingete: andate avanti perché siete in tanti».

Max Cavallari ha dimostrato ancora una volta quanto sia profondo il suo legame con la Calabria, una terra che continua a ispirarlo e a sostenerlo nel suo percorso artistico. La serata a Bova Marina è stata un successo, confermando l’importanza di iniziative come il Festival “Vua – Un mare di comicità”: quella Vena Umoristica Artistica che può essere una chiave di svolta di un popolo che ha bisogno di ritrovarsi e di guardare al futuro con occhi nuovi.

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