Rinasce l’area del Tempietto di Reggio, il sindaco Falcomatà: «Uno spazio di comunità e di memoria da custodire» – FOTO e VIDEO
Il parco urbano attrezzato è stato benedetto dall’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone. La cerimonia, molto partecipata dalla cittadinanza, è stata scandita da numerose performance artistiche
La luce delicata e rosata di un tramonto di fine estate passa tra le fessure delle lettere che compongono il nome della città Reggio Calabria che pare adagiarsi sullo Stretto. Si celebra così il luogo pregno di mito e di storia dove oggi è rinata l’area del Tempietto. Restituita alla città come parco Urbano, l’area di tre ettari interamente riqualificata, sottratta al degrado che la attanagliava da anni, è stata inaugurata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, accompagnato da una folta rappresentanza di assessori e consiglieri, ed è stato benedetto dall’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone.
A scandire la cerimonia, molto partecipata dalla cittadinanza che da subito ha goduto fino a sera degli spazi ritrovati, anche numerose performance artistiche di eccellenze reggine. La danza, con Matteo Amodeo, campione italiano Supercoppa 2024 e finalista di numerose competizioni internazionali, con la direzione artistica del maestro Francesco Cotroneo della ‘Royal dance Calabria’ e le ballerine allieve della scuola Asd Vividanza con la direzione artistica di Viviana del Popolo Fischietti, il teatro con Teresa Timpano che ha celebrato il mito della fondazione della città, e la musica. L’inaugurazione è culminata nell’esibizione del complesso bandistico Città di Ortì diretto dal maestro Roberto Caridi.
Il puzzle del Waterfront cittadino
Un altro tassello per comporre il Waterfront di Reggio Calabria che si colloca tra il lungomare cittadino e il parco Lineare Sud, ancora in attesa di essere collegati dal ponticello del Calopinace. Dall’altra parte il lungomare e la scalinata monumentale d’acqua del Waterfront di Zaha Hadid e l’area del Porto. Una lunga linea sul mare che disegna la città e che, con il lungomare anche a Gallico e Catona, sarà presto interamente tracciata.
Il parco urbano attrezzato e affacciato sullo Stretto
Il parco Urbano Tempietto si compone di spazi attrezzati per diverse attività sportive e aggregative, percorsi benessere (circa 472 mq), un’area My Equilibra (312 mq), due aree ludiche per diverse fasce di età, tavoli per giocare a dama, giardini botanici, panchine e una panchina monumentale, aree dogfriendly, passeggiata refrigerium e piccole fontane a pavimento.
Luogo anche di memoria della nostra storia antica e di quella contemporanea con la statua che evoca la fondazione della città, con un peculiare albero della vita in memoria delle vittime del tragico naufragio al largo di Steccato di Cutro dello scorso anno. La memoria è anche alimentata dal playground all’aperto dedicato alla memoria degli indimenticati coach Gaetano Gebbia, alla presenza della moglie Mattia e delle figlie Francesca e Ida, e di Kobe Bryant, gigante del basket mondiale che da giovanissimo militò nel minibasket della Viola, e della giovane figlia Gianna, anche lei cestista, scomparsi insieme in un incidente in elicottero nel 2020.
Gli innesti futuri
Quasi due anni di lavoro con la demolizione del vecchio Tempietto avvenuta nel 2022, e di cui nella nuova configurazione sarà presto apposto un simbolico riferimento architettonico, oggi l’area ritorna alla città con le fattezze di un parco urbano attrezzato e affacciato sullo Stretto. Unitamente all’elemento frontale del tempio, che sarà presto collocato su un lato del parco, troverà presto spazio anche l’annunciata esposizione permanente dei reperti archeologici, oggi custoditi oggi nei depositi del museo. Iniziativa in collaborazione con il MArRc e la Soprintendenza.
La rievocazione dell’antica fondazione di Reggio
Il tutto distribuito su una distesa di trentamila metri quadri immersi in uno scenario naturale unico al mondo nel cuore della città. Un cuore pulsante anche di storia con la statua che rievoca la storia della fondazione della città, opera dei calcidesi che, provenienti dall’isola di Eubea interrogarono l’Oracolo di Apollo: “Li dove l’Apsias (Calopinace), il più sacro dei fiumi sfocia nel mare, li troverai un maschio (ulivo) avvinghiato ad una femmina (vite), Dio ti concederà la terra Ausonia (li fonderai la tua città): Rhegion”.
Un’area sacra in cui offrire il meglio di sé
«Lungo questo percorso di restituzione di spazi degradati e di aree abbandonate alla piena fruibilità dei cittadini e delle famiglie, degli sportivi, degli anziani, dei giovani, oggi è il momento del ritorno alla vita di questa area verso la quale, in queste settimane, tante persone ci hanno manifestato grandissima curiosità e attenzione. Ringrazio tutta la squadra che, anche in questa circostanza, ha consentito il raggiungimento di un altro risultato importante per la città. Ringrazio le tante associazioni coinvolte attivamente in questo percorso.
Siamo molto contenti e orgogliosi – ha spiegato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà – di questo tassello di un puzzle molto più ampio che vede la riqualificazione di tutto il fronte mare cittadino nel segno di una trasformazione di Reggio da città sul mare a città di mare. Questi spazi ci consentono di vivere la nostra città per tutto l’anno per il clima e perché gli stessi si prestano a molteplici attività e a una fruibilità a 360°».
Uno spazio di memoria e identità
«Il parco urbano si chiama Tempietto. I templi anticamente erano i luoghi sacri in cui si portava in dono il meglio di sé, si facevano offerte e si esponevano le eccellenze di un territorio. In questo spazio palpitano la storia e l’identità di Reggio, le sue tradizioni, la sua anima sportiva, la sua voglia di stare insieme, di aggregarsi e condividere. È stato concepito anche come luogo di memoria. Da qui la collocazione dell’Albero della Vita molto particolare e che si propone di ricordare la tragedia dei migranti consumatasi al largo di Cutro nel segno di speranza della vita che si rinnova.
Un luogo di memoria anche sportiva – ha spiegato ancora il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà – con il playground intitolato alla memoria di Kobe e Gianna Bryant attraverso il disegno tracciato di pugno dall’indimenticato coach Gaetano Gebbia, recentemente scomparso ma rimasto nel cuore dei tifosi neroarancio.
Non a caso l’inaugurazione il 24 agosto, ottavo mese dell’anno. Il 24 e l’8 sono stati i due numeri con cui ha giocato ai massimi livelli del basket mondiale, Kobe Bryant dopo avere mosso i suoi primi passi in un campo di basket qui a Reggio Calabria quando suo padre Joe Bryant militava nella grande Viola. Un luogo di memoria anche di Gaetano Gebbia in ricordo del quale abbiamo voluto posizionare sugli spalti del seggiolino numero 57, come il suo anno di nascita, del palaPentimele.
Dunque un luogo che parla alla cittadinanza e che speriamo vorrà custodirlo. Sappiamo che un monito questo non basterà ma non possiamo rassegnarci all’idea che la vigilanza la debbano fare gli altri. Noi siamo sempre convinti che la vigilanza la faranno i cittadini convivendo in questo luogo e condividendolo. Il nostro contributo come istituzioni consisterà in alcune telecamere collegate con la questura e con il comando di polizia municipale. Non escludiamo in futuro anche forme di controllo attraverso la vigilanza privata», ha concluso il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Una riqualificazione che la città attendeva
«Siamo particolarmente orgogliosi di percepire altrettanto orgoglio ed entusiasmo da parte della cittadinanza verso quest’opera molto attesa e destinata a unire persone di tutte le età. L’intervento è stato realizzato con l’iniziale finanziamento pari a 750 mila euro a valere sui Patti per il Sud, successivamente integrato con Agenda Urbana e con il Poc metro. L’importo complessivo finale è stato di un milione e trecento mila euro», ha spiegato l’assessore con delega ai Patti per il Sud, Pon Metro e Agenda Urbana, Carmelo Romeo.
Commozione ed emozione
«Mi ha commosso l’installazione artistica che attraverso un albero della Vita, che può essere anche “utilizzato e dunque vissuto”, ricorda il naufragio al largo di Steccato di Cutro. Una tragedia consumatasi in quei lidi in cui sono stato parroco prima di arrivare qui a Reggio Calabria e che – ha spiegato monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo Reggio-Bova – deve costituire un costante monito all’accoglienza. Noi calabresi siamo persone inclusive che sanno accogliere.
Lo testimonia la nostra storia millenaria. Dunque quest’albero corrobori la nostra identità ricordandoci che nessuno può e deve essere escluso dalla vita. Non sapevo di questa iniziativa molto bella e significativa del Comune che ringrazio, invitando la cittadinanza a non dimenticare e a vivere il presente guardando il futuro con speranza. Questi spazi della memoria ci spingano ad andare avanti al meglio delle nostre possibilità».
Passato e presente, memoria e relazioni per generare futuro
«Un momento davvero molto emozionante per la comunità di Reggio Calabria. Questo costituisce un bellissimo spazio di incontro, in cui coltivare memoria e relazioni. Spazi di un presente che è nostro e di cui avere cura. Innanzitutto uno spazio umano. Quando possibile e avrò un pò di tempo, anche in serata verrò a fare qualche camminata anch’io.
Questo luogo è il segno tangibile di una città che, pur con i suoi problemi, ha anche delle grandi risorse positive capaci di generare tanta bellezza e positività di cui tutti dobbiamo avere cura e dalle quale dobbiamo trarre fiducia a fare sempre meglio e di più». Così ha concluso monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo Reggio-Bova.
La partecipazione delle associazioni sportive
Ad animare il campo di beach soccer i rappresentanti della Fgci, ragazzi e istruttori delle scuole calcio Ludos, della Maestrelli, della ReggioRavagnese e della ProPellaro. Ai tavoli da dama la Federazione italiana dama, nel centesimo anno della sua istituzione, e dall’Asd ‘Il bianco e il nero’ mentre nel nuovo playground Kobe e Gianna Bryant, i rappresentanti della Fip, i giocatori e lo staff della Redel Reggio Calabria alla sua prima uscita ufficiale quest’anno e della Reggio Basket in Carrozzina, il direttivo dell’associazione Viola Inside. Presenti i giovani atleti della Lumaka, della Pallacanestro Viola, della Nuova Jolly, Nuovo Basket Soccorso, Pantera Rosa, Vis Reggio Calabria, Basket Pellaro, Kleos Lazzaro e Basket Aleandre.
Sport e crescita civile
«Un luogo in cui si respira anche sport e che ci fa ben sperare per il futuro, in una crescita di questa città. Si tratta di un vero e proprio impianto all’aperto in cui tanti giovani e non solo verranno a praticare sport. Elemento di valore è anche l’area per l’agility dog. Mi auguro che questo parco urbano possa contare sul senso di civiltà di tutti noi e possa costituire un trampolino di lancio verso una città sempre più bella». Così il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero.
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