giovedì,Dicembre 5 2024

Un porto sott’acqua: alla scoperta dei tesori sommersi nello Stretto di Messina

Intervista ad Andrea Murdock Alpini, noto esploratore subacqueo, che spiega le meraviglie celate in fondo al mare. Da recenti immersioni nella zona di Cannitello emersi reperti di inestimabile valore storico: «Possiamo ricostruire duemila anni di storia»

Un porto sott’acqua: alla scoperta dei tesori sommersi nello Stretto di Messina

di Anna Ossequio – Andrea Murdock Alpini, noto esploratore subacqueo, ha fatto una scoperta sensazionale durante una delle sue ultime immersioni nello Stretto di Messina. L’esploratore si è imbattuto in un vero e proprio porto antico, perfettamente conservato, al largo di Cannitello. Alpini scopre e documenta relitti in diverse parti del mondo. L’obiettivo delle sue attività è quello di contribuire alla ricostruzione della storia marittima e di promuovere la conoscenza degli ambienti sommersi.

Durante una serie di immersioni nello stretto di Messina mirate, in punti specifici del fondale, caratterizzati da una particolare conformazione, Alpini ha rinvenuto un’alta concentrazione di ancore di diverse epoche.
«Inizialmente ho trovato un’ancora, poi un’altra e ancora un’altra – ha dichiarato l’esploratore – ho capito subito che stavo esplorando un sito di grande importanza storica. La presenza di così tante ancore, risalenti a periodi diversi, indica chiaramente che in questo punto si trovava un approdo molto frequentato dalle navi nel corso dei secoli».

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