Reggio, coordinamento di quartiere di Arghillà manifesta vicinanza al suo presidente Giovanni Votano
Ignoti hanno saccheggiato e pressoché distrutto il suo piccolo negozio di alimentari sito dentro la Piazzetta
«Il coordinamento di Quartiere di Arghillà, Ets, composto da associazioni e cittadini della zona impegnati nella difesa dei diritti e dei beni comuni, esprime solidarietà, dolore e vicinanza a Giovanni Votano, presidente del Coordinamento, da anni impegnato nella difesa del Quartiere e nel tentativo di dotare lo stesso dei servizi di una comunità “normale”.
Nella notte “ignoti” ladri hanno saccheggiato e pressoché distrutto il piccolo negozio di alimentari sito dentro la Piazzetta ad Arghillà Nord, il “cuore” di tutte le attività anche civiche del Quartiere, con la sede del Polo di Prossimità, dell’Ace (Centro di medicina solidale), dell’orto urbano, e punto di ritrovo per i cittadini e le associazioni di tutti i tipi e di tutti i colori che periodicamente si spendono, assieme alla Parrocchia, per il quartiere e i suoi problemi». È quanto si legge nella nota del Coordinamento di Quartiere di Arghillà.
«Purtroppo questo è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di piccole e grandi violenze e atti di prevaricazione che si sono moltiplicati negli ultimi mesi, in uno dei quartieri più a rischio d’Italia, inserito lo scorso anno nell’elenco delle 15 periferie più degradate d’Italia, eppure nonostante una problematica che dura da oltre quaranta anni, ancora oggi, nel 2024, si continuano a sopportare vandalismi e violenze di ogni tipo contro proprio chi si impegna da sempre per il riscatto di Arghillà, e non ci riferiamo solo al Coordinamento di Quartiere e a Giovanni Votano, da sempre in prima linea, ma a tutti i cittadini per bene, la maggioranza, che ad Arghillà devono sopportare le razzie e le violenze di chi pensa di imporre la propria legge impedendo agli oltre 5.000 abitanti di poter vivere tranquillamente e civilmente, nel silenzio imbarazzato e imbarazzante delle Istituzioni cui compete risolvere i problemi.
Per il Coordinamento di Quartiere , e per coloro che ancora credono nell’impegno quotidiano , nella legalità, nel rispetto della persona e nello stato di diritto (che comprende diritti e soprattutto “doveri”) Arghillà deve e può tornare ad essere “Il Balcone sullo Stretto” dove poter vivere con serenità, in ambienti salubri e sicuri, con tutti i servizi degni di questo nome, con una prospettiva di futuro per i propri figli e per tutta la comunità reggina.
Per raggiungere questo scopo serve che lo Stato e le Istituzioni assumano per intero le loro rispettive responsabilità e si facciano carico una volta per tutte del groviglio di criticità che impediscono al Quartiere di recidere i lacci che ne impediscono il “rientro” nella comunità civile.
In mancanza di una coordinata azione corale, qualunque ipotesi progettuale e qualunque investimento nell’area, qualunque azione “spot”, repressiva o meno, rischiano di essere vanificati dalla dura e complessa realtà quotidiana. Come è stato per quaranta anni, sulla pelle e sulle spalle di una intera comunità.
Forza Giovanni, siamo e saremo tutti con te e con tutte le vittime della violenza e della sopraffazione, ovunque esse si annidino e prosperino, approfittando dell’ignavia e dell’inerzia». Così si conclude il Coordinamento di Quartiere di Arghillà.