Reggio, Cuoco (Unc): «Multe sulle bretelle illegittime, manca la prova della violazione»
L'intervento del presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria
«Le multe sulle bretelle del Calopinace, che da settimane vengono recapitate a raffica,
sono del tutto irregolari e conseguentemente annullabili. Diversi sono, infatti, i motivi che ne inficiano la regolarità e pertanto contestabili nelle sedi competenti».
A sostenerlo è l’avvocato Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale
Consumatori Calabria.
«Il motivo fondamentale è l’assoluta mancanza di prova della violazione contestata e
cioè l’art. 146 del codice della strada, ovvero l’attraversamento col rosso.
Dai fotogrammi rilevati con l’apparecchiatura fissa ai semafori, non si rileva un bel
nulla ed a parte l’idoneità tecnica e giuridica di tali dispositivi, che per procedere
all’accertamento da remoto della violazione di cui all’art. 146 del Codice della strada,
devono essere appositamente omologati, tarati e approvati dal ministero delle
Infrastrutture e dei trasporti, non dimostrano l’avvenuta violazione
dell’attraversamento col rosso, poiché inquadrano solo ed esclusivamente e per lo più
in bianco e nero, un veicolo che percorre il senso di marcia, senza inquadrare mai
l’apparecchiatura semaforica violata, «non sussistendo pertanto adeguata
dimostrazione del passaggio del veicolo all’incrocio con segnalazione che vietava il
transito».
In altre parole – spiega l’avvocato Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria – le foto non permettono di dimostrare/vedere il disco acceso della lanterna semaforica fermo sullo stato di passaggio vietato.
Se si dovesse sanzionare tale comportamento “immaginando” di interpretare le
disposizioni indicate dal codice della strada, sulla base dell’assunto fantasioso, per il
quale la segnalazione semaforica violata è rivolta a coloro, che percorrono la corsia
individuata dai fotogrammi, si dovrebbe concludere che il comportamento
sanzionato, piuttosto che essere l’attraversamento con rosso dell’impianto
semaforico, si riferisca esclusivamente alla condotta del conducente prima di
attraversarlo. Ciò sarebbe palesemente in contrasto con l’articolo 146 del codice della strada, che punisce soltanto chi attraversa l’intersezione senza rispettare le indicazioni del semaforo stesso.
Altrettanto nulle si appalesano le multe per il cambio di corsia, perché l’impianto
tecnico predisposto per la rilevazione delle infrazioni relative all’attraversamento col semaforo rosso, non sono idonee a individuare anche quelle per il cambio corsia,
necessitando di apposite apparecchiature e soprattutto perché anche in questo caso le
foto scattate non provano alcunché, ma riprendono solo un veicolo che percorre una
strada, non provando il cambio corsia». Così conclude l’avvocato Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria.
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