Ancadic chiede un ponte alla foce del Torrente Saetta: abitazioni isolate e problemi di fognatura a Lazzaro
Un’infrastruttura di attraversamento per collegare le abitazioni e tutelare la salute pubblica
ANCADIC ha lanciato un appello per la costruzione di un’opera di attraversamento alla foce del Torrente Saetta, a Lazzaro, dove diverse abitazioni restano isolate a causa della mancanza di infrastrutture adeguate. Le abitazioni, infatti, possono essere raggiunte solo attraversando l’alveo fluviale, il che rappresenta un rischio per la sicurezza dei residenti, soprattutto durante lo scorrimento delle acque torrentizie e in caso di emergenze sanitarie. Ad aumentare la criticità della situazione, lo scarico di liquami fognari nell’alveo fluviale, che raggiungono il mare, peggiorando la condizione ambientale e la qualità dell’acqua.
Alla fine della strada comunale Lungomare Ottaviano Augusto è stato posto un divieto di circolazione con il segnale di «zona soggetta ad allagamento», sottolineando la consapevolezza delle autorità locali del pericolo presente. Tuttavia, rimane irrisolta la necessità di garantire accesso sicuro alle abitazioni sulla sponda sinistra del torrente, soprattutto per i mezzi di pronto intervento come ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco.
Vincenzo Crea, referente ANCADIC, ha sottolineato come la costruzione di un ponte e il riposizionamento della rete fognaria al di fuori del corso fluviale siano interventi essenziali non solo per assicurare l’accessibilità delle abitazioni, ma anche per salvaguardare l’ambiente marino. ANCADIC ha già presentato la richiesta alle autorità competenti, coinvolgendo anche il Ministero della Transizione Ecologica e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, sperando in un’azione rapida per evitare il deterioramento delle condizioni ambientali e di sicurezza a Lazzaro.
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