giovedì,Gennaio 23 2025

Il progetto #Stopviolenza arriva al “Severi” di Gioia Tauro con il libro “Io non Muoio”

Gli studenti, guidati dai docenti, si confrontano con la storia di Maria Antonietta Rositani per riflettere e agire sul rispetto e la prevenzione

Il progetto #Stopviolenza arriva al “Severi” di Gioia Tauro con il libro “Io non Muoio”

Fa breccia anche nel cuore e nelle menti degli alunni dell’Istituto Francesco Severi di Gioia Tauro il libro “Io non Muoio” firmato dalla giornalista Emilia Condarelli, per Laruffa Editore.

Il volume, che racconta la storia di Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta ad un tentato femminicidio con il fuoco, è oggi lo strumento informativo e di prevenzione attiva del progetto #Stopviolenza, promosso dall’associazione Cult3.0 e giunto alla sesta edizione.

L’adesione della scuola al progetto è stata fortemente voluta dal dirigente scolastico Fortunato Praticò e dalla professoressa Domenica Velardo, referente per l’insegnamento dell’Educazione Civica, e ha visto la partecipazione consapevole e produttiva degli studenti, che hanno letto il libro sotto la guida dei docenti di lettere, realizzando una serie di elaborati e riflessioni ed un coinvolgente video spot contro la violenza, scritto, diretto e interpretato da loro stessi. Il video utilizza le parole del libro e lo slogan del progetto #Stopviolenza.

Il percorso formativo, emozionante per la preziosa testimonianza di una coraggiosa sopravvissuta, è incentrato sulla lettura e la riflessione, stimolando il coinvolgimento diretto di giovani e insegnanti attraverso lo strumento del libro, che si conclude con un taccuino da compilare e restituire, anche in forma anonima. Questo taccuino raccoglie riflessioni e suggerimenti per il contrasto alla violenza utilizzando il linguaggio delle nuove generazioni e favorisce le richieste di aiuto da parte di chi, schiacciato nelle spirali psicologiche dei maltrattamenti, non riesce a superare il muro della paura e dello stigma sociale.

La forza di questo messaggio forte e diretto, rivolto non soltanto alle vittime ma anche ai potenziali carnefici, affinché anche loro chiedano aiuto prima che sia troppo tardi, è penetrata nell’animo degli studenti. Seguiti dai docenti, hanno realizzato la giornata finale del progetto confrontandosi con l’autrice del libro e con la sua protagonista.

Un dibattito ricco di interrogativi, cui hanno risposto le appassionate Condarelli e Rositani, ha fornito ulteriori spunti di riflessione. Questo momento è stato prova della consapevolezza acquisita dagli studenti riguardo alla responsabilità, al rispetto del prossimo e della sua identità, ma soprattutto sull’impegno civile che passa attraverso i comportamenti quotidiani, per evitare nuove sofferenze e tragedie.

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