Il Circolo ReggioSud solidale con i ricorrenti “No Ponte”
«Lo Stretto va difeso perché è un patrimonio non esclusivamente di chi lo abita ma dell’umanità intera»

«La sentenza del Tribunale di Roma, di non ammissibilità dell’Azione Inibitoria collettiva promossa da centoquattro cittadini contro la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e il continente (il cosiddetto Ponte), ci trova profondamente colpiti e sorpresi. Ciò che ci lascia davvero sbigottiti poi è la condanna dei ricorrenti a pagare cifre astronomiche per spese legali, per un totale di 340.000 euro. Questa cifra è certamente ingiusta, spaventosa e allarmante». E’ quanto scrive in una nota il Circolo Politico/Culturale ReggioSud
«Sicuramente la sentenza indigna le tante persone che da anni lottano per difendere questo territorio meraviglioso, qual’è quello calabrese e siciliano, da un ecomostro che causerebbe soltanto danni, devastazione, espropri per centinaia di abitazioni con altrettante famiglie che vi vivono.
Lo Stretto va difeso perché è un patrimonio non esclusivamente di chi lo abita ma dell’umanità intera. Un ecosistema unico al mondo in equilibrio con la natura e innestato nella faglia ibleo-maltese di elevata attività sismica, messa davvero in pericolo oltremodo da politiche incomprensibili considerati i pareri negativi di molti scienziati ed addetti ai lavori.
In questo caso vanno difesi anche i centoquattro coraggiosi cittadini che si sono opposti pacificamente tramite il ricorso legale. Per questi motivi come Circolo Reggio Sud, di Reggio Calabria, sosterremo i ricorrenti partecipando al crowdfunding, creando azioni, eventi ed altre modalità per stare concretamente al fianco di queste persone.
Ma soprattutto vogliamo lanciare un messaggio di lotta e resistenza alle forze sane di questo territorio che sono, come noi, contrari alla realizzazione dell’opera: Andiamo avanti più decisi ed uniti di prima nella difesa dello Stretto, patrimonio del mondo intero!»
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