martedì,Marzo 18 2025

Museo del Mare, la lettera aperta di una cittadina al sindaco Falcomatà

«Oggi questa importante realtà imprenditoriale, vive nell’incertezza e  ad un mese e mezzo dallo scadere della concessione non si conosce ancora il suo destino, come non lo conoscono neanche i 15 dipendenti»

Museo del Mare, la lettera aperta di una cittadina al sindaco Falcomatà

Gentilissimo Sig. Sindaco, 

sono una cittadina di Reggio Calabria, legata profondamente al territorio. Le scrivo con la speranza  che possa mettersi una mano sulla coscienza e sul cuore. Mio marito è un dipendente della  R. Marine Group, come Lei sa, il cantiere nautico situato attualmente dove dovrà sorgere il futuro  “Museo del Mare”, un’opera certamente di straordinaria bellezza che saprà ancor di più  valorizzare la città e che auspico arrivi a completamento in tempi relativamente brevi. Vorrei  ricordarle però che anche il cantiere nautico, come il museo del mare, è estremamente  importante per la città, “Unico e Indispensabile” come lo stesso TAR lo ha definito. Oggi questa  importante realtà imprenditoriale, che opera sul territorio da più di 40 anni, vive nell’incertezza e  ad un mese e mezzo dallo scadere della concessione non si conosce ancora il suo destino, come  non lo conoscono neanche i 15 dipendenti, padri di famiglia con mutui sulle spalle e figli da  mantenere, io stessa sono in attesa con mio marito di nostro figlio che tra qualche mese arriverà e  non sappiamo ancora che futuro dargli, in una città che vuole certamente crescere, gestita però da  un’amministrazione che se ne “lava le mani”, che pensa ad imbellettarsi a discapito di un’attività  che porta servizi soprattutto per una città sul mare come Reggio Calabria. 

Promuoviamo tanto il turismo, basti pensare al capodanno Rai, però poi non offriamo servizi per  viverlo, non Le sembra un controsenso? 

Ci lamentiamo sempre dell’emigrazione giovanile e poi, quando un giovane imprenditore si batte  per salvare la sua azienda, nel suo territorio, gli viene fatto un contentino, come è stato Pentimele,  e lasciato poi in balia dei tribunali con templi biblici… e nel mentre poi cosa succede? Concludo ricordandole di mettersi una mano sul cuore, di pensare al destino di 15 famiglie e di  trovare al più presto, senza perdere tempo inutile, una soluzione IDONEA per noi, per la nostra  città e soprattutto per i suoi cittadini. 

Cordiali saluti  

Angela Toscano 

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