Bullismo e Cyberbullismo, un seminario al “Piria” di Rosarno: dialogo, prevenzione e testimonianze
L’Arma dei Carabinieri e il mondo della scuola insieme per sensibilizzare gli studenti sui rischi e le conseguenze del fenomeno. La testimonianza di una vittima e il monito del Tenente De Cintio: «Denunciare è fondamentale»

“Bullismo e Cyberbullismo” è stato il tema di pregnante attualità oggetto del seminario che ha avuto luogo presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “R. Piria” di Rosarno, nell’ambito di una serie di iniziative relative ai percorsi di “Educazione alla legalità”, a seguito di un protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri.
Dopo i saluti istituzionali del Dirigente Scolastico, professoressa Mariarosaria Russo, che ha invitato gli studenti a denunciare ogni forma di prevaricazione e a trovare punti di riferimento nei docenti e nei familiari, ha preso la parola la professoressa Cettina Cocolo, referente dell’Istituto per il bullismo e il cyberbullismo, evidenziando il lavoro quotidiano svolto nelle classi attraverso momenti di riflessione.
Successivamente, il Tenente Samuele De Cintio, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, ha sottolineato l’importanza di un dialogo aperto con le Forze dell’Ordine, ribadendo la vicinanza dell’Arma ai ragazzi. «Il bullismo è un fenomeno sommerso, un vero abuso di potere. Spesso si rimane in silenzio per paura, ma denunciare è fondamentale», ha affermato. Il Tenente ha spiegato che il bullismo e il cyberbullismo possono configurarsi come veri e propri reati, citando articoli del codice penale relativi a percosse, lesioni, danneggiamento, minacce ed estorsione.
Gli studenti hanno avuto modo di riflettere sulle testimonianze dirette di vittime del fenomeno. Leonardo Cesaretti, vittima di bullismo psicologico e fisico, ha condiviso la sua esperienza, ribadendo: «Se lo avessi detto a qualcuno, avrebbe fatto peggio». È stata poi raccontata la vicenda di Ammy Dolly Everett, la quattordicenne australiana vittima di cyberbullismo. Il seminario ha inoltre approfondito i pericoli dei social, analizzando fenomeni come il flaming e l’harassment e le normative sul reato di accesso abusivo a sistemi informatici.
L’incontro ha visto anche la toccante testimonianza di una studentessa del Liceo, vittima di bullismo nella scuola di provenienza, che ha raccontato come, grazie al sostegno della famiglia e al supporto psicologico, sia riuscita a ricostruire la propria vita. «Mia figlia ha trovato un ambiente sano e protetto al Piria di Rosarno, mentre prima sembrava volesse essere trasparente», ha dichiarato la madre, intervenuta nel dibattito.
A chiudere il seminario è stata la professoressa Contartese, referente di Educazione Civica e coordinatrice del dipartimento di lingue straniere, che ha posto l’accento sulla condizione psicologica di chi subisce bullismo: «Come può una vittima vivere nello stesso ambiente in cui ha subito violenza? Anche il bullo spesso vive condizioni di disperata angoscia». Ha ribadito inoltre l’impegno della scuola nel supportare gli studenti e nell’intervenire in modo tempestivo.
A margine dell’incontro, la professoressa Contartese, nel Giorno del Ricordo, ha rivolto un pensiero alle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, facendo appello alla memoria collettiva per rinnovare i valori di pace, convivenza e rispetto reciproco.
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