mercoledì,Aprile 23 2025

Gli studenti del Polo Liceale ‘Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti’ tra storia e natura: viaggio tra le meraviglie di Bova e Pentedattilo

Un'esperienza formativa tra cultura grecanica, architetture antiche e tradizioni locali per le seconde classi del Polo Liceale

Gli studenti del Polo Liceale ‘Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti’ tra storia e natura: viaggio tra le meraviglie di Bova e Pentedattilo

Una giornata coinvolgente, sia dal punto di vista storico che naturalistico, quella vissuta dagli studenti delle seconde classi del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, nelle giornate 11, 12, 13 e 14 marzo, si sono recati in visita a Bova e Pentedattilo, accompagnati dai loro docenti.

Prima tappa: il Borgo storico di Pentedattilo, un vero e proprio set cinematografico, che racconta una storia sospesa, legata alla tragica Strage degli Alberti, avvenuta nel Cinquecento.

Qui i ragazzi hanno visitato la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, di antichissima data, già documentata nel 1310 tra le quattro chiese protopapali della zona. Restaurata nel 1655, la chiesa conserva una acquasantiera e una fonte battesimale del XVII secolo, oltre a una lapide sepolcrale marmorea del 1627, appartenente al marchese di Pentedattilo Don Giuseppe Alberti. Una famosa pala d’altare del XVII secolo, attribuita a Giovan Battista Caracciolo detto “il Battistello”, raffigurante i Santi Apostoli protettori Pietro e Paolo e la Vergine Assunta in cielo, venne trafugata nel 1972 e mai più ritrovata.

Successivamente, gli studenti hanno proseguito la visita nel Borgo di Bova, un luogo che, incastonato nella rupe aspromontana, sembra sospeso nel tempo, tra mitologia e storia, con leggende che lo vogliono fondato da una misteriosa regina armena.

Qui i ragazzi sono stati accolti dall’iconica locomotiva a vapore, simbolo dei Ferrovieri d’Italia. Il borgo, assediato dai saraceni nel IX secolo, si dotò di fortificazioni ancora oggi visibili. Salendo lungo i vicoli, gli studenti hanno raggiunto l’acropoli, dove si trovano la Cattedrale, il Palazzo Vescovile e i palazzi nobiliari, fino ai ruderi del Castello Normanno, che dominano la vallata.

Tra le tappe della visita: la Chiesa di San Leo, con la Cappella delle Reliquie; le Chiese del Carmine e dell’Immacolata; i Palazzi nobiliari, con dettagli scolpiti dagli scalpellini locali (tra cui Palazzo Mesiani-Mazzacuva, Palazzo Nesci Sant’Agata e Palazzo Tuscano).

Da qui, gli studenti hanno intrapreso il Sentiero della Civiltà Contadina, un percorso ideato da Saverio Micheletta, che racconta la storia della cultura contadina locale attraverso oggetti e strumenti d’epoca, tra cui macine, torchi, abbeveratoi e presse di frantoio. La giornata si è conclusa con la visita al Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, inaugurato a Bova nel 2016, per la tutela e valorizzazione del patrimonio grecanico.

Nelle sei sale del museo, gli studenti hanno approfondito la storia della lingua grecanica, attraverso foto, documenti storici e installazioni audio-visive, che hanno permesso loro di ascoltare e comprendere questa antica lingua, risalente ai tempi di Omero. Nella sala Franco Mosino, l’attenzione si è concentrata sul millenario percorso della lingua greco-calabra, sulle sue trasformazioni attraverso le influenze bizantine e sulle successive dominazioni straniere.

Un’esperienza unica e formativa, che ha permesso agli studenti di scoprire le radici storiche e culturali di un territorio straordinario, nel quale, come diceva Anselmo Bucci: «Se vai in Calabria sentirai che c’è un odor di Calabria, come c’è un odore di neve, come c’è un odor di sole».

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