Rischio idrogeologico, l’Associazione Villa San Giuseppe: «Un silenzio assordante dalle Istituzioni»
L’associazione denuncia il degrado della rete idrica e della Fiumara del Gallico: «Segnalazioni ignorate, servono interventi urgenti»

«Da anni la situazione è insostenibile – denuncia Angelo Siclari, Presidente dell’Associazione “Amici di Villa San Giuseppe”. Quasi tutte le vie della frazione sono quotidianamente interessate da perdite nella rete idrica pubblica. Nonostante ripetuti interventi di manutenzione, le tubazioni vetuste e obsolete continuano a deteriorarsi, rendendo le riparazioni inefficaci».
«Le perdite costanti non solo contribuiscono a una grave dispersione dell’acqua pubblica, ma creano anche seri pericoli per la sicurezza dei cittadini – spiega Siclari. Il cedimento del manto stradale ha già provocato l’apertura di voragini lungo le arterie della frazione, aggravando lo stato di degrado urbano».
Il tratto della Fiumara del Gallico compreso tra il Comune di Calanna e le frazioni di Gallico e Villa San Giuseppe, nel Comune di Reggio Calabria, «versa in uno stato di profondo degrado. Da anni manca qualsiasi forma di manutenzione» – continua Siclari – «gli argini non vengono messi in sicurezza e il greto del fiume è completamente invaso da arbusti e canneti.
Il rischio, in caso di forti piogge, è altissimo: l’ostruzione del corso d’acqua potrebbe causare tracimazioni improvvise, con conseguenti allagamenti della strada statale SSV Gallico-Gambarie, danni alle abitazioni e agli insediamenti agricoli della vallata, che rappresentano una fonte di reddito essenziale per il territorio».
L’Associazione “Amici di Villa San Giuseppe” «ha più volte inviato segnalazioni alle autorità competenti, tra cui il Presidente della Regione Calabria, il Sindaco della Città Metropolitana e del Comune di Reggio, il Comando Carabinieri Forestali, la Polizia Municipale e i referenti istituzionali per le risorse idriche. Ad oggi, nessuna risposta. Nessun intervento. Solo silenzio» – afferma con amarezza Siclari.
«Quel silenzio che diventa mortificante per i cittadini, che non meritano di essere ignorati da chi è chiamato a gestire la cosa pubblica». L’Associazione, nata con l’obiettivo di migliorare il territorio attraverso la sinergia con le istituzioni, si trova ora a interrogarsi sulla sua stessa funzione.
«A volte mi chiedo: a cosa servono le associazioni e le aggregazioni di cittadini, se la sinergia con le istituzioni viene meno? Se le segnalazioni restano lettera morta?».
«Organizziamo eventi sul territorio, ma non possono essere la priorità» – conclude Siclari – «prima di tutto, serve un piano di intervento per risolvere i problemi strutturali, garantendo decoro e sicurezza urbana». L’auspicio è che «le denunce non restino ancora una volta inascoltate. Abbiamo segnalato due situazioni di grave pericolo, speriamo che non restino solo un altro silenzio assordante».
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