mercoledì,Aprile 30 2025

Gioia Tauro, in un bene confiscato la nuova sede dell’Avis provinciale

L'immobile, costituito da una villa a tre livelli, è stato assegnato allo scopo di realizzare un centro di raccolta del sangue e degli emoderivati, a beneficio dell'intera collettività. Il sindaco Scarcella: «Non c'è niente di più bello che ridare ai cittadini beni che sono stati realizzati con attività illecite»

Gioia Tauro, in un bene confiscato la nuova sede dell’Avis provinciale

L’attività dell’Avis di Gioia Tauro, già operativa sulla statale 111, si amplia con l’apertura della nuova sede provinciale, che avverrà all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata assegnato dal Comune.

Con deliberazione della Giunta, un immobile costituito da una villa a tre livelli è stato assegnato all’Avis provinciale allo scopo di realizzare un centro di raccolta del sangue e  degli emoderivati, a beneficio dell’intera collettività.

«Siamo stati contattati dall’Avis provinciale di Reggio Calabria che ha manifestato la volontà di realizzare, proprio nel nostro centro cittadino, un’importante sede di ausilio e supporto alle attività socio-sanitarie del territorio – spiega il sindaco Simona Scarcella -.Devo esprimere il mio più sentito ringraziamento all’Avis provinciale che ha riconosciuto la centralità di Gioia Tauro nella piana e sicuramente ha apprezzato la vicinanza del nostro territorio all’attività che l’associazione svolge da numerosi anni nella città, in un immobile anch’esso confiscato alla criminalità organizzata e già destinato a sede comunale di Avis».

La creazione di questo nuovo centro consentirà di realizzare la raccolta del plasma e l’installazione delle apparecchiature necessarie a garantire che il sangue e tutti gli emoderivati, raccolti tramite le donazioni volontarie, possano costruire una “banca di speranza” per i tanti ammalati che, grazie all’associazione, riescono ad affrontare quotidianamente diverse patologie e episodi traumatici che riguardano l’intera collettività.

«Abbiamo trovato una sinergia immediata con tutto lo staff che opera all’interno dell’Avis provinciale– dichiara Scarcella -che, realizzerà a  proprie spese tutti gli interventi di ristrutturazione e di adeguamento dell’immobile. Come abbiamo annunciato nei giorni scorsi, è nostra ferma intenzione far sì che tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata rientrino nella disponibilità dei cittadini e della collettività. È questa la massima espressione delle azioni concrete finalizzate al contrasto alla criminalità organizzata. Non c’è niente di più bello che ridare ai cittadini beni che sono stati realizzati con attività illecite. Indubbiamente si tratta di immobili che lasciati nel disuso per anni richiedono importanti interventi di ristrutturazione. In questo caso, grazie alla sinergia con l’associazione Avis, siamo riusciti a concretizzare immediatamente il nostro progetto di reinserimento del bene nel patrimonio collettivo».

 Il sindaco Scarcella, già nei giorni scorsi, aveva annunciato una campagna di azioni concrete finalizzate a realizzare nei fatti il contrasto alla criminalità organizzata. Allo stesso tempo, questa concessione rientra in un progetto di rilancio delle attività sociali e sanitarie a beneficio della collettività, di concerto con l’assessore Domenica Speranza, la delegata alle politiche sociali Mariangela Giovinazzo e la delegata alla sanità Giusi Magno.

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