Giornata della Memoria e dell’impegno, Gurnari: «Quel nome pronunciato ad alta voce che semina speranza»
La referente di Libera Memoria Reggio a Trapani con la nutrita delegazione di familiari partiti ieri dalla Calabria. Intanto oggi a Locri la commemorazione nella casa circondariale e in riva allo Stretto il concorso rivolto alle scuole dedicato alla storia di Angelo Versaci, vigile urbano ucciso a Calanna nel 1990

L’appello della figlia Isabella
«In occasione della XXX giornata della memoria il mio pensiero e la mia profonda solidarietà sono rivolti a tutti coloro che come mio padre non hanno ancora ottenuto verità e giustizia. E anche a tutti coloro che, invece, ce l’hanno fatta abbattendo il muro di omertà e silenzio che molto spesso ostacola il percorso.
La mia riflessione quest’anno è rivolta soprattutto ai giovani ai quali sento di lanciare un appello: non arrendetevi al silenzio, all’omertà, alla mediocrità mafiosa.
La strada verso la legalità non è priva di ostacoli ma è senza dubbio quella che un domani farà di voi grandi donne e grandi uomini. Portate avanti i valori dell’onestà, della lealtà e del rispetto reciproco.
Siate persone di valore, così come lo sono stati tutti i nostri cari e tutti coloro che hanno perso la propria vita in nome di quei valori.
Siate caparbi, astuti, incorruttibili. Lottate per i vostri diritti e non arrendetevi alle prime difficoltà.
Siate persone di valore, così come lo sono stati tutti i nostri cari e tutti coloro che hanno perso la propria vita in nome di quegli ideali.
Siate l’eco di ciò che i nostri cari ci hanno tramandato.
Per questo mi rivolgo ai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che hanno a cuore la vostra crescita e la vostra formazione.
Indirizzate fin da piccoli i ragazzi alla bellezza delle cose.
Un animo puro che si appresta alla vita con orgoglio, stupore e che sa cogliere fin dal principio la bellezza di tutto ciò che lo circonda sarà da adulto, la guida che tutti vorremmo avere al nostro fianco.
Così come per noi lo è stato il nostro amato papà.
Lui non è più tra noi, ma è comunque presente e indirizza costantemente i nostri passi. Possiate dunque voi essere “portatori di memoria” e punto di riferimento per le generazioni che verranno».