Consultori e diritto alla salute a Reggio: «Serve una battaglia per il potenziamento dei servizi sanitari sul territorio»
I pochi presidi affrontano carenze di personale e risorse, compromettendo l’efficacia dei servizi. L’incontro voluto dalla Uil ha riunito esperti e istituzioni per discutere di soluzioni percorribili

Un sistema sanitario pubblico efficace passa anche dal potenziamento dei consultori familiari, presidi fondamentali per la prevenzione e la tutela della salute. In Calabria, però, questi centri soffrono da anni di carenze strutturali e di personale, con un numero insufficiente rispetto alla popolazione e una riduzione delle loro funzioni originarie.
Di queste problematiche si è discusso questa mattina all’E Hotel di Reggio Calabria, nel convegno promosso dal Coordinamento Pari Opportunità della UIL Pensionati Calabria, con il sostegno della UIL Calabria, della UILP Calabria, del Coordinamento Pari Opportunità UIL Calabria e dell’Associazione per i Diritti degli Anziani (ADA) di Reggio Calabria. L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e realizzato in collaborazione con l’ASP, ha visto la partecipazione di esperti del settore sanitario, rappresentanti istituzionali e delle associazioni, con l’obiettivo di approfondire il ruolo cruciale dei consultori nella prevenzione e nella tutela della salute delle donne in tutte le fasi della loro vita.
A presiedere il tavolo dei lavori, Francesco De Biasi, Segretario Generale UILP Calabria, che ha ribadito l’importanza di investire nei consultori e garantire servizi sanitari adeguati alla popolazione. «Il diritto alla salute deve essere una priorità – ha sottolineato – e non può essere sacrificato per logiche di bilancio. In Calabria servono investimenti e una strategia chiara per garantire assistenza e prevenzione».
Il convegno si è svolto con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Reggio Calabria e la collaborazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Reggio Calabria. L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore sanitario, rappresentanti istituzionali e delle associazioni, con l’obiettivo di approfondire il ruolo cruciale dei consultori nella prevenzione e nella tutela della salute delle donne in tutte le fasi della loro vita.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e sensibilizzazione che mirano a garantire un accesso sempre più efficace ai servizi consultoriali, fondamentali per la salute delle donne di tutte le età, è stato concluso da Maria Elena Senese, Segretario Generale UIL Calabria
Il ruolo cruciale dei consultori
I consultori rappresentano un presidio fondamentale per la sanità territoriale, soprattutto nelle città metropolitane. Tuttavia, secondo l’assessore al welfare comunale, Annamaria Nucera, essi sono oggi in gran parte svuotati delle loro funzioni originarie, diventando centri dedicati quasi esclusivamente alla ginecologia. «Bisogna potenziare il personale per garantire un servizio di prossimità adeguato ai cittadini. Come politiche sociali, stiamo lavorando sull’assistenza territoriale con cinque poli che operano in stretta collaborazione con l’ASP. Tuttavia, le risposte sanitarie devono essere rafforzate, ampliando le prestazioni disponibili nei consultori, oggi limitate solo ad alcuni ambiti specifici», sottolinea Nucera.
L’assessore esprime preoccupazione per i continui tagli alla sanità, come la riduzione di fondi per il monitoraggio del tumore al seno e delle malattie oculari, e auspica un’inversione di tendenza che permetta di estendere i servizi consultoriali a tutte le donne, indipendentemente dall’età. Inoltre, segnala il lavoro che la città di Reggio Calabria sta portando avanti per favorire l’invecchiamento attivo, con progetti intergenerazionali e la creazione di un centro di housing sociale dedicato agli anziani.
L’importanza dei consultori per i giovani e la lotta alla violenza domestica
Anche Anna Comi, coordinatrice per le pari opportunità della VIS Calabria, sottolinea il ruolo essenziale dei consultori, soprattutto per i giovani. «I consultori offrono supporto emotivo, affettivo e relazionale ai ragazzi che spesso non sanno a chi rivolgersi. Sono un presidio che può intercettare casi di violenza domestica e disagi giovanili. Tuttavia, attualmente funzionano a singhiozzo, con personale che si divide tra più strutture, rendendo il servizio inefficace. In Calabria, su 96 consultori previsti, solo 62 sono attivi», denuncia la coordinatrice, invitando le istituzioni a intervenire con urgenza per colmare questa grave lacuna.
Un presidio essenziale per la salute pubblica
Maria Elena Senese, segretario Uil Calabria, evidenzia come la situazione dei consultori sia critica non solo a livello regionale, ma anche nazionale. «La legge prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti, ma in realtà ne registriamo solo uno ogni 35.000. Con un Sistema Sanitario Nazionale in sofferenza, investire nei consultori è una priorità per garantire la tutela della salute», spiega Senese.
Ricorda, inoltre, che i consultori non sono nati solo per l’assistenza alla maternità, ma come avamposti sociosanitari in grado di accompagnare giovani e donne nei loro percorsi di vita, affrontando problemi relazionali e sociali, come il cyberbullismo. «I consultori sono il frutto delle lotte femministe per il diritto alla salute e devono essere potenziati per rispondere alle fragilità del territorio», conclude Senese.
L’incontro organizzato dalla Uil ha rappresentato un momento di confronto importante per sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza sull’urgenza di rilanciare questi presidi sanitari, che restano un pilastro imprescindibile per la prevenzione e la tutela della salute pubblica.