Calabrese: «In Calabria occupazione in crescita, dialogo costante con i sindacati»
L’assessore regionale al lavoro fiducioso: «Nella Locride segnali di miglioramento. La partita più difficile è quella sui tirocinanti»

«L’occupazione in Calabria cresce, anche se cresce in meno rispetto ad altre regioni». Ostenta un cauto ottimismo l’assessore regionale al lavoro Giovanni Calabrese che, a margine dell’inaugurazione del centro per l’impiego di Caulonia, ha fatto il punto sulle politiche messe in campo dalla Cittadella per rilanciare il settore. «Stiamo utilizzando una serie di strumenti importanti a disposizione di imprenditori e dei giovani sulla formazione attraverso incentivi, una serie di avvisi e sull’incrocio domanda e offerta rivolte alle aziende che vogliono assumere, misure complementari a quelle messe a disposizione dal governo nazionale attraverso un recente decreto rivolto all’occupazione femminile».
Per Calabrese «Rispetto al territorio della Locride ci sono segnali di miglioramento, stiamo ragionando su misure ad hoc per le aree che necessitano di maggiore attenzione, e stiamo ragionando con il mondo delle imprese per creare condizioni di favore e di sviluppo anche in ambito turistico, che rappresenta sicuramente un comparto importante in un territorio come la Locride. Non parliamo solamente di mare, che rappresenta l’attrattore più importante, ma abbiamo anche l’Aspromonte, le Serre e tutta la montagna con l’obiettivo di creare occupazione stabile, reale e invertire quel trend negativo di giovani obbligati a spostarsi per andare a lavorare al nord, dove non ci sono condizioni di vantaggio, ma contratti stabili».
Una delle battaglie che sta affrontando la regione riguarda il lavoro sommerso e il lavoro nero. «Rappresenta una delle piaghe principali che abbiamo nella Locride- ha ammesso Calabrese – Abbiamo avuto ottimi riscontri in questi giorni dall’avviso Transformer, che prevede un incentivo alle aziende che trasformano i contratti da tempo determinato a indeterminato, stanziando 35 milioni di euro. A poche ore dalla pubblicazione del bando abbiamo registrato circa 2.000 istanze che corrispondono ad altrettanti posti di lavoro. Per trattenere i giovani in Calabria dobbiamo offrire un’opportunità vera, un lavoro reale e di qualità. C’è un costante confronto con i sindacati per costruire insieme questi percorsi».
La situazione più complicata riguarda il precariato nelle pubbliche amministrazioni. «E’ una partita difficile quella dei tirocinanti di inclusione sociale – ha detto l’assessore regionale – si tratta di 4000 persone senza contratto. Abbiamo trovato un accordo per accompagnare alla pensione gli over 60 e aperto una piattaforma rivolta agli enti locali che vogliono stabilizzare lavoratori attraverso incentivi. Negli anni sono stati spesi oltre 300 milioni di euro senza creare un posto di lavoro stabile. Grazie ai parlamentari calabresi siamo riusciti a far approvare delle norme che consentono agli enti locali di poter stabilizzare queste persone part time in deroga al fabbisogno del personale. Stiamo affrontando questo problema con grande impegno ma anche con grande onestà, consapevoli che non ci sono le risorse per assumere tutti».