Reggio Calabria celebra l’Europa: simboli, memoria e giovani protagonisti – FOTO
Un tappeto verde di giovani e colori ha accolto, al Palmarium di Reggio Calabria, l’evento “Calabria testimone dei valori europei”

Una giornata che ha trasformato lo spazio verde attorno a Palazzo Campanella in un luogo di riflessione e festa, dove simboli e testimonianze hanno tracciato un ponte tra passato e futuro. In occasione della Giornata Europea, centinaia di studenti calabresi si sono riuniti per celebrare i principi fondanti dell’Unione Europea, attraverso esibizioni artistiche e musicali che hanno scandito il ritmo di un’Europa che guarda al domani.
Un’aria di festa ha avvolto il Palmarium di Reggio Calabria, lo spazio verde che circonda Palazzo Campanella, dove venerdì 9 maggio si è celebrata la Giornata Europea con l’evento “Calabria testimone dei valori europei”. Un appuntamento che è andato oltre le formalità istituzionali, portando nel cuore della città un messaggio di unità e solidarietà.
Promosso dall’eurodeputata Giusi Princi, insieme al Consiglio regionale della Calabria, la Rappresentanza del Parlamento europeo in Italia, l’Ufficio scolastico regionale e l’Assessorato regionale all’Istruzione, l’evento ha voluto essere non solo una celebrazione, ma un racconto vivo dei valori europei attraverso il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini.
L’inaugurazione di una panchina europea, simbolo di unità e pace, ha aperto la cerimonia. Attorno, l’abbraccio delle autorità politiche, militari, civili e religiose, e soprattutto degli studenti, i veri protagonisti della giornata. Con i loro cartelloni, le esibizioni artistiche e musicali, hanno raccontato cosa significa per loro l’Europa: un luogo di diritti, di opportunità e di speranza.
Ma la giornata non si è fermata lì. L’Istituto IPALBITUR “G. Trecroci” di Villa San Giovanni ha trasformato il Palmarium in uno spazio di convivialità e sapori, con una degustazione di prodotti tipici calabresi. A fare da colonna sonora, il gruppo etnico reggino “Corde libere”, diretto dal Maestro Alessandro Calcaramo, ha regalato note vibranti e atmosfere che raccontano la Calabria più autentica.
Durante l’evento, l’eurodeputata Giusi Princi ha dichiarato: «Oggi celebriamo i 75 anni dalla nascita dell’importante progetto europeo, un progetto di cooperazione, di pace, di solidarietà. 75 anni dalla dichiarazione di Schumann e dei padri fondatori che hanno fortemente creduto in questo. Un’Europa che oggi è minacciata dalla guerra ai confini orientali. In un quadro geopolitico diverso, diventa ancora più importante riattualizzare quei valori perché diventino una memoria collettiva e un impegno che responsabilizzi tutte le istituzioni».
Princi ha poi aggiunto: «Circa 800 giovani diventano gli eredi più importanti di questa testimonianza del passato. A loro l’onere e l’onore di essere i veri ambasciatori, costruttori di pace, di dialogo e di democrazia».
All’evento ha partecipato anche la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha voluto sottolineare il ruolo cruciale della Calabria nello scenario europeo: «Non è affatto periferica la Calabria. Reggio Calabria non è solamente la punta dell’Italia e non è neanche il confine estremo dell’Europa, è il cuore del Mediterraneo. Con questa collocazione geografica e con questa prospettiva, la Calabria è importante per l’Europa, così come l’Europa è importante per la Calabria. È una condivisione di obiettivi e intenti vincente, che ha già mostrato di funzionare e continuerà a funzionare proprio per la sua collocazione geografica e per le comuni radici proiettate verso il futuro e verso l’innovazione».
Bernini ha anche evidenziato l’importanza delle università calabresi nel quadro del Piano Mattei: «Le università calabresi sono target del piano Mattei. Gli enti di ricerca calabresi stanno facendo tecnologia ad altissimo livello: a Cosenza si lavora con l’intelligenza artificiale, mentre a Catanzaro si sviluppano nuovi metodi chirurgici basati sulla robotica. La Calabria è un luogo privilegiato per la trasmissione di competenze anche verso l’Africa, dove ci chiedono scambi di conoscenze, competenze e infrastrutture».
Riguardo l’inaugurazione della panchina europea, la Ministra ha espresso il suo entusiasmo: «Bella l’idea della panchina, bella l’idea dei ragazzi, bella l’idea di uno spazio aperto di condivisione, dove tutti possono dire la loro e dove tutti possono lasciare il segno». Un simbolo tangibile di dialogo e partecipazione europea che trova spazio nel cuore del Mediterraneo.
Infine, sull’inaugurazione della panchina europea ha commentato: «L’ho voluta dedicare a Speri, perché vuole essere proprio una testimonianza tangibile e vivente di un’Europa vicina ai territori, che parte dal basso per creare un ponte tra istituzioni e cittadini, tra i giovani che devono diventare l’anima, il cuore pulsante. Un’Europa che interviene quotidianamente laddove c’è libertà, democrazia e dialogo. Come quello che andiamo a determinare stasera. È una festa europea, è una festa di gioia e di alleanze in un momento storico così particolare».
Un evento che ha unito memoria e futuro, in un intreccio di voci e storie che hanno reso ancora più forte il legame tra la Calabria e l’Europa. E in un contesto che spesso guarda oltre i confini, è stato bello ricordare che anche qui, nel sud dell’Europa, i valori comuni trovano radici profonde.