Ex Cinema Orchidea a Reggio, il Rup: «Criticità superate, fine lavori prevista per aprile 2026»
Audizione dei tecnici nell’organismo consiliare presieduto da Massimo Ripepi. «Ritardi dovuti allo spostamento dei sottoservizi da parte di Telecom. Esito positivo dai controlli della Gdf sull’utilizzo dei fondi del Pnrr»

I lavori all’ex Cinema Orchidea, bene confiscato alla criminalità organizzata e destinato alla riconversione nel “Mediterranean cultural gate”, sono stati al centro dell’ultima seduta della IX Commissione (Controllo e garanzia) presieduta da Massimo Ripepi. Nel corso della riunione si è svolta l’audizione del Responsabile unico del procedimento, Santo Coppola, affiancato da Arturo Arcano (Supporto al Rup) e dal direttore dei lavori Fabio Sorrenti.
Sollecitati dalle domande del presidente Ripepi rispetto all’iter amministrativo e al cronoprogramma dei lavori, i tecnici hanno ripercorso le fasi di realizzazione dell’opera: la consegna è avvenuta a dicembre del 2023 ma i lavori sono effettivamente iniziati nel giugno successivo; la durata prevista è di 510 giorni e il termine, alla luce di una sospensione dovuta all’approvazione di una variante, è fissato al 30 aprile 2026. Secondo il Rup è stato finora eseguito circa il 40% dei lavori ma sono state già superate le criticità maggiori dunque ora si dovrebbe procedere più celermente.
«Dalla consegna all’effettivo avvio dei lavori – ha rilevato Arcano – sono trascorsi sei mesi a causa della necessità dello spostamento di alcuni sottoservizi da parte di Enel e Telecom. Enel è stata tempestiva mentre Telecom ci ha fatto aspettare per mesi. Ulteriori ritardi sono stati dovuti all’intervento e al sequestro del cantiere da parte dell’Ispettorato del lavoro, difficoltà che sono state poi superate. La fase delle demolizioni è comunque conclusa e vige l’obbligo da parte della Soprintendenza di lasciare intatte le parti della struttura che sono attualmente visibili. Sono state realizzate le fondazioni e i pilastri. Su un intervento da 4 milioni di euro 3,5 sono a valere sul Pnrr – i restanti 500mila euro sui Patti per il Sud – e, in merito, abbiamo avuto anche i controlli a cui è deputata la Guardia di finanza con esito positivo. La ditta sta lavorando alacremente, ha incrementato la manodopera ed entro l’estate potrebbe portare a termine i lavori strutturali per poi procedere a quelli di chiusura».
Sempre su sollecito del presidente Ripepi è intervenuto anche il direttore dei lavori: «La fase critica è superata, una parte della struttura era interrata e abbiamo dovuto fare delle prove di carico che hanno dato esito positivo. Si è perso un po’ di tempo per la delicatezza dell’opera, per la necessità di procedere a demolizioni sistematiche e lente senza l’utilizzo di mezzi invasivi. Per i primi giorni di giugno – ha concluso il direttore dei lavori – dovrebbe esserci il getto del primo solaio. Siamo nei tempi giusti».
In chiusura dei lavori, alla domanda del presidente della Commissione su quali strumenti abbia a disposizione il Comune per rivalersi su Telecom in relazione al fermo del cantiere, il Rup ha risposto spiegando che tale eventualità potrebbe essere valutata se i ritardi dovessero causare problemi in relazione al finanziamento dell’opera.
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