Cani randagi uccisi a fucilate nei monti della Locride, AIDAA annuncia esposto in Procura
L’associazione animalista: «Usati come bersagli mobili». Segnalate anche macellazioni clandestine di agnelli e capretti

L’orrore consumato in silenzio sulle montagne della Locride potrebbe presto finire sotto la lente della magistratura. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ha annunciato la presentazione, nella giornata di domani, di un esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria in seguito ad alcune segnalazioni ricevute nelle scorse settimane.
Secondo quanto riportato in una nota dell’associazione, «alcuni cani randagi sarebbero stati uccisi a fucilate e successivamente fatti sparire da soggetti che, con molta probabilità, li utilizzavano come bersagli mobili». Una pratica brutale e criminale che, se confermata, configurerebbe gravi reati contro gli animali e contro il buon costume.
Non si tratta però dell’unica violazione denunciata. L’AIDAA segnalerà anche presunti episodi di macellazione clandestina di agnelli e capretti, che si sarebbero verificati nella stessa zona. Un doppio fronte di allarme che spinge l’associazione a chiedere controlli serrati e l’intervento immediato delle autorità.
«Chiediamo che venga fatta piena luce su questi episodi raccapriccianti – scrive l’associazione – affinché i responsabili vengano identificati e perseguiti secondo legge. Nessuna comunità civile può tollerare atti di simile crudeltà e violenza gratuita».
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