Reggio, chiusura del Seminario Pio XI, il Comitato: «Una ferita per la città»
Da settembre il Pio XI cesserà ufficialmente di essere Seminario. Formazione trasferita a Catanzaro. Il Comitato: «Una decisione ingiusta. Siamo stati boicottati»

Il più antico Seminario della Calabria, quello di Reggio, chiuderà i battenti. È stato lo stesso rettore del Pio XI, don Simone Gatto, ad annunciarlo ufficialmente al termine della Celebrazione Eucaristica di lunedì 16 giugno. A partire da settembre, la struttura non svolgerà più alcuna funzione seminariale.
La notizia arriva dopo mesi di mobilitazione da parte del Comitato cittadino a difesa del Seminario, che aveva raccolto oltre 1500 adesioni. Un impegno che non è bastato a salvare un’istituzione di grande rilievo storico, culturale e formativo per Reggio Calabria.
Il biennio filosofico, precedentemente annunciato come mantenuto, verrà trasferito integralmente a Catanzaro. La formazione dei futuri presbiteri sarà concentrata all’Istituto Teologico di Catanzaro. A Reggio, in forma transitoria, rimarranno solo quattro seminaristi del biennio, ma da settembre – è stato precisato – il Pio XI non sarà più un Seminario.
«Siamo profondamente delusi. Riteniamo questa decisione non solo ingiusta, ma un atto di prepotenza nei confronti della nostra città», afferma Adriana Musella, tra le principali promotrici della mobilitazione. «Abbiamo lavorato con dedizione, amore e impegno. Alla città diciamo che ce l’abbiamo messa tutta, ma non è servito a niente».
Nelle parole del Comitato traspare anche una forte critica verso il mondo ecclesiale reggino: «È mancato il sostegno della Chiesa reggina stessa, delle sue associazioni. Difendere il proprio Seminario era un obbligo per tutti. Invece ci siamo trovati da soli».
Nonostante la richiesta formale di un incontro con l’arcivescovo metropolita, il Comitato fa sapere di non aver ancora ricevuto risposta. «Siamo stati boicottati», aggiunge Musella. «Possiamo solo dire: ci dispiace».
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