sabato,Luglio 12 2025

Maturità 2025 col vocabolario in mano e tanta speranza, l’attesa della prima prova nelle voci degli studenti reggini

Davanti a un liceo di Reggio Calabria abbiamo raccolto le emozioni dei maturandi nei minuti che precedevano l’ingresso a scuola: tra ripassi dell’ultimo secondo, saluti veloci ai genitori e pronostici completamente ribaltati.

Maturità 2025 col vocabolario in mano e tanta speranza, l’attesa della prima prova nelle voci degli studenti reggini

Chi con il vocabolario tra le mani, chi attaccato al telefono nella speranza di trovare lo spoiler giusto. Fuori da un liceo di Reggio Calabria, nei minuti prima della campanella, l’attesa era carica di tensione. I ragazzi in fila, divisi per classe, cercavano di concentrarsi tra risate nervose e ultime battute con gli amici. Intorno, qualche genitore attardato per dare un saluto, uno sguardo, un incoraggiamento.

«Ho dormito pochissimo, mi sono rimesso a ripassare Montale all’alba» racconta uno studente. «Ieri sera sono andato al Castello, c’erano fuochi d’artificio e fumogeni per l’ultima notte da studenti» dice un altro. Scene diverse per una stessa vigilia: c’è chi ha scelto la festa, chi ha preferito restare a casa a ripassare in silenzio.

Poi, alle 8:30 in punto, l’inizio della prova e l’arrivo delle tracce. Nessuna delle ipotesi circolate è stata confermata: niente Montale, né D’Annunzio, né intelligenza artificiale o guerra in Ucraina. Al loro posto, sette proposte divise tra analisi del testo, tema argomentativo e tema d’attualità. I nomi? Pier Paolo Pasolini, con una poesia tratta da La religione del mio tempo, e Giuseppe Tomasi di Lampedusa per il Gattopardo. Tra i temi argomentativi, un passo sul New Deal di Piers Brendon, un testo di Telmo Pievani sul cambiamento ambientale, uno sul concetto di “rispetto” e, tra le tracce d’attualità, un discorso di Paolo Borsellino rivolto ai giovani e un articolo sulla cultura dell’indignazione online.

Niente a che vedere con le previsioni che circolavano. Ma chi è entrato stamattina sapeva che, al di là delle tracce, la sfida era un’altra. Essere pronti. Giocarsela. Il resto, da oggi in poi, lo diranno i fatti.

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