sabato,Luglio 12 2025

Stilo, i cittadini si mobilitano per salvare il monumento a Tommaso Campanella

Al via online una raccolta fondi per recuperare la scultura dedicata al filosofo che versa in stato di abbandono

Stilo, i cittadini si mobilitano per salvare il monumento a Tommaso Campanella

Raccogliere circa 30.000 euro per affidare il restauro a professionisti qualificati e riportare la statua al suo antico splendore. A Stilo, nella Locride, un gruppo di residenti del posto ha deciso di avviare una raccolti fondi su una piattaforma online per salvare il monumento dedicato a Tommaso Campanella, che da anni campeggia nella piazza principale del paese e che raffigura il grande filosofo e frate domenicano nato da queste parti nel 1568, figura centrale del pensiero utopico e teologico. La scultura fa parte di un percorso a Stilo dedicato a proprio Campanella: dalla sua casa natale fino alla Cattolica e alla chiesa di San Domenico, dove visse e scrisse.

Un’opera bronzea del XX secolo, carica di riferimenti allegorici all’opera di Campanella e alla sua battaglia contro idee ritenute fuorvianti. Un punto di riferimento fondamentale per comprendere l’identità culturale del borgo e l’eredità del pensatore calabrese. Nel monumento Campanella è ritratto seduto su un masso, con la mano destra appoggiata sul suo celebre volume La città del Sole, mentre il piede sinistro calpesta libri che simboleggiano “le false dottrine” da lui combattute. Oggi il monumento è gravemente esposto agli agenti atmosferici: il bronzo mostra segni di corrosione, ruggine, buchi, mentre il basamento non risulta stabile. Alcune segnalazioni parlano addirittura della presenza di nidi di vespe all’interno della statua.

«Con un gruppo di amici stilesi abbiamo deciso di agire – ha spiegato il promotore dell’iniziativa Vincenzo Sorgiovanni – la statua di Tommaso Campanella rischia danni irreversibili. È un simbolo della nostra storia, della nostra cultura, della nostra identità. Non possiamo permettere che venga dimenticato o lasciato andare. Ogni contributo, anche piccolo, è un passo verso la rinascita di questo monumento. La statua – prosegue Sorgiovanni – è un bene culturale, quindi non si può fare nulla senza il parere della Soprintendenza. Speriamo di tagliare il difficile traguardo e la donazione».

L’iniziativa popolare vuole essere anche una provocazione sociale e politica. «La nostra è un’opera di sensibilizzazione per alzare il livello del dibattito. Dal Comune – osserva ancora Sorgiovanni – non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Il bilancio è ingessato, non è una responsabilità economica, ma sicuramente in questi anni rispetto al compito di conservazione dell’opera l’attenzione è mancata. L’altro obiettivo è quello di far parlare di Stilo e di cultura a Stilo. È un profilo sul quale non si può affannare perché costituisce o dovrebbe costituire il fiore all’occhiello di un borgo censito fra i più belli d’Italia. Per questo stiamo cercando di coinvolgere esponenti del mondo accademico e i media, in modo tale che possa magari concretizzarsi un’occasione di ricerca ed inevitabilmente un percorso di sostenibilità culturale. La cultura unisce tantissimi inimmaginabili mondi e portare Stilo al centro del dibattito deve essere una priorità che non può dividere».

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