Aglietti alla Spalletti, Galabinov alla Dzeko: Reggina, il bulgaro è un regista offensivo
Anche a Vicenza il bulgaro ha dato un grande contributo non solo in fase di finalizzazione, ricordando il bosniaco oggi all’Inter
di Matteo Occhiuto – Fuori dal traffico, per dirla nel gergo telecronistico. Andrej Galabinov sta giocando ormai sempre meno prima punta pura, come storicamente ha abituato a vederlo. Anche a Vicenza, infatti, l’attaccante della Reggina ha spesso abbassato di molto il proprio baricentro, andandosi a prendere pallone e chiavi della costruzione offensiva sulla trequarti.
Una situazione che ricorda molto quanto accadeva qualche anno fa nella Roma di Luciano Spalletti. Quella squadra aveva a disposizione un certo Edin Dzeko che, come Galabinov, spesso rivestiva un ruolo da regista offensivo, a 30-40 metri dalle porte avversarie.
Questo “liberava” in un certo senso gli esterni – all’epoca i vari Salah, El Shaarawy, ecc. – facendo però peccare a volte il bosniaco di poca lucidità sotto porta in alcuni frangenti. Qualcosa che invece non si riscontra in Galabinov, come testimoniano i quattro gol in otto partite.
Una dinamica che lo spallettiano Aglietti, ovviamente, si augura che continui.
