sabato,Aprile 20 2024

Editoriale Amaranto: Reggina modello Salernitana. E se il finale fosse uguale?

L’editoriale de IlReggino sugli amaranto, dopo il successo maturato al Menti di Vicenza

Editoriale Amaranto: Reggina modello Salernitana. E se il finale fosse uguale?

Di Matteo Occhiuto – Qualcuno critica la Reggina e Alfredo Aglietti. Qualcuno cerca di sminuirne il percorso, evidenziando come gli amaranto giochino un calcio poco spettacolare e, com’è successo a Vicenza, abbiano sofferto gli avversari. Una critica, pur legittima come qualsiasi opinione, rispedita con forza al mittente dall’allenatore della squadra dello Stretto a cui, chi vi scrive, dà ragione.

Sia chiaro: quella amaranto non è una squadra dalla spiccata verve offensiva, non dà spettacolo, ma sarà difficile da battere, non a caso, fin qui ha perso una sola delle otto partite giocate. Si può analizzare tanto, si dovrebbe partire dai numeri: Galabinov e soci hanno perso solo a Pisa, in casa della capolista, conquistando 13 punti in 8 partite.

Per certi versi la creatura di Aglietti somiglia molto alla Salernitana 2020/2021. Una squadra solida, cinica, da cadetteria. Una squadra che faceva della difesa il proprio punto forte, con un giocatore (Gyomber) a vestire i panni del leader, esattamente quello che Cionek sta rappresentando quest’anno per la Reggina. Una squadra che giocava sul collettivo più che sul talento del singolo, senza ovviamente evitare di affidarsi ai colpi dei propri giocatori migliori: Tutino, Djuric e Di Tacchio lo erano per i granata, Galabinov, Rivas e Crisetig lo sono per gli amaranto.

Il finale che hanno vissuto a Salerno lo conosciamo bene. Il finale che vivremo in riva allo Stretto ancora deve essere scritto. I campionati sono sempre diversi fra loro, ma un remake, da queste parti, potrebbe non essere sgradito.

Concentrandosi sul presente, molto sul percorso che potrà compiere la Reggina lo dirà il trittico in arrivo. Parma in casa, poi Perugia fuori e Cittadella al Granillo. Tutto in otto giorni, a partire da domenica 24. Dovessero arrivare più di sei punti, Aglietti potrebbe serenamente auspicare di imitare Castori, infiammando un pubblico che – si spera – popoli pesantemente il Granillo già a partire dalla sfida coi crociati, che riporterà a Reggio Calabria un certo Gigi Buffon.

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