giovedì,Aprile 25 2024

Calcio a 8, i magistrati reggini trionfano a Palermo. Sono campioni nazionali

Battuti i padroni di casa ai calci di rigore. Decisivo l'ultimo tiro dal dischetto di Lauria. Nella dirigenza tanti nomi noti della magistratura, stavolta prestati al calcio

Calcio a 8, i magistrati reggini trionfano a Palermo. Sono campioni nazionali

Per tre giorni hanno riposto le toghe ed indossato maglie e calzoncini corti. Al posto delle austere aule di giustizia, la sfida è stata tutta sul rettangolo verde. Ed alla fine, dopo cinque anni da protagonisti, sono riusciti a portare a casa il risultato più prestigioso: il primo posto nazionale.

Stiamo parlando della squadra dei magistrati del distretto di Reggio Calabria che si è aggiudicata il torneo nazionale riservato ai magistrati.

L’appuntamento, organizzato dall’Anm con il patrocinio del Coni, è stato per tutti a Palermo. Tre giorni molto intensi con oltre 300 magistrati provenienti da tutta Italia, 15 distretti impegnati e 60 partite nelle quali è stata garantita la massima sicurezza per tutti i partecipanti. E per chi si aspettava gare caratterizzate da rigidi formalismi, nulla di tutto ciò: i magistrati hanno onorato la competizione con quella giusta dose di agonismo che occorre in occasioni come queste.

In finale, la sfida tra Reggio Calabria e Palermo. Partita regolamentare finita con il punteggio di zero a zero. Poi la lotteria dei rigori con Palermo che sbaglia il primo, terminato sul palo esterno. Reggio Calabria non ne approfitta e sbaglia il rigore con Stefano Musolino che vede parato il proprio tiro piuttosto centrale. Poi è un susseguirsi di gol, fino a quando uno dei magistrati palermitani non spara altissimo il tiro. È l’occasione d’oro che capita sui piedi di Fabio Lauria, magistrato della sezione Penale del Tribunale di Reggio Calabria, noto alle cronache cittadine per essere il presidente del collegio che si occupa del caso Miramare. Tocca a lui pronunciare la sentenza definitiva, sebbene su un rettangolo di gioco: Lauria si ricorda delle sue origini partenopee e con freddezza lascia partire un tocco preciso di destro che spiazza il portiere del Palermo. Quattro a tre finale e trofeo che va alla squadra di Reggio Calabria, orfana quest’anno, tra l’altro, di una delle sue punte di diamante ossia Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto reggino reduce da un infortunio al ginocchio, ma comunque presente in seno alla dirigenza della squadra presieduta da Pino Campagna, presidente della prima sezione civile del Tribunale reggino. Fra gli altri dirigenti presenti anche Giovanni Bombardieri, procuratore capo di Reggio Calabria, e Gaetano Paci, procuratore aggiunto di Reggio. Non era presente fisicamente, invece, Walter Ignazitto, sebbene sempre al fianco della squadra in questo periodo.

Di seguito la rosa che ha conquistato il primo posto in classifica:

Mereu (portiere, unico fuori quota non magistrato); Campagna, Musolino, Mancuso, Lauria, Lojodice, Fava, Trovato, Cantone, De Salvo, Petrolo, De Nizio (marito della dottoressa Mazzariello), Romeo (marito della dottoressa De Liguori), Cecchini, Me, Maione, Grillone. Assenti, ma parte integrante del gruppo, Cappelleri e Forte. E così pure Andrea Sodani.

Menzione particolare per l’allenatore, Giacobbe, maresciallo in congedo e colonna portante del gruppo con la sua sapiente gestione della rosa ed i preziosi consigli tecnici.

Quattro giorni all’insegna dello sport, della correttezza e del sano agonismo, dunque. Quattro giorni nei quali i magistrati di tutta Italia si sono ritrovati all’insegna di quel piccolo miracolo chiamato calcio. Che da queste parti è davvero qualcosa più che un semplice sport. E da domani, tutti di nuovo con la toga, ma con in bacheca un trofeo in più. (cons. min.)

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