venerdì,Aprile 19 2024

La squadra dell’Accademia della Scherma Reggio Calabria sul gradino più alto del podio

Gara di spada a squadre al PalaVesuvio di Napoli. È tutto oro ciò che luccica

La squadra dell’Accademia della Scherma Reggio Calabria sul gradino più alto del podio

Una medaglia al collo e tanta stanchezza. Non è davvero oro, sembra solo plastica. Ma agli occhi delle tre ragazze quella medaglia, così cercata, così desiderata, vale più di tutto l’oro del mondo. L’enorme struttura partenopea del PalaVesuvio, tanto più grande quanto più vuota di pubblico per le norme antiCovid, non ha incusso timore nelle tre ragazze, Chiara Cosentino, Mariachiara Pellicanò e Alessandra Villa, ormai abituate alle platee sportive delle gare che contano. Il loro spirito scanzonato e l’abile guida del maestro Alessandro Arnò hanno avuto la meglio su ogni senso di smarrimento.

Si va in pedana. Nel girone non ci sono problemi. Dopo aver battuto il Club Scherma Portici superano agevolmente la squadra padrona di casa, l’Associazione Polisportiva Partenope, chiudendo il girone con il derby contro il Club Scherma Cosenza. La classifica provvisoria arride dunque alle reggine, che con un eccellente differenza tra stoccate date e ricevute di +61 supera l’UISP Scherma Orvieto, che pure ha vinto le tre prove del proprio girone. Ai Quarti di finale le accademiche reggine affrontano la Virtus Scherma Bologna, superandola, dopo una partenza un po’ in sordina, per 45 a 33. Nella semifinale si vedono di fronte l’Accademia delle Armi Athos di Cagliari, che nel ranking è la squadra più forte del torneo. La gara è più combattuta, ma le reggine tengono botta e riescono a mantenere sempre quel leggero vantaggio che permette loro di chiudere vittoriose per 45 a 42. La finale non presenta alcun problema: il 45 a 31 testimonia il netto predominio dell’Accademia sulle atlete romane dell’Axa Scherma.

Ecco, a caldo le parole del M° Arnò: «Le ragazze ci hanno fatto vivere una giornata veramente stupenda. Col loro modo di tirare oggi hanno dimostrato che veramente sanno tirare di scherma. Pur non avendo mai tirato in squadra insieme, pur non essendo una squadra allenata a tirare insieme, si sono completate a vicenda. C’è stato qualche passaggio a vuoto, però io già ho visto dal mattino, dal primo incontro del girone, sin dalle prime stoccate, che avremmo fatto una bella gara. Le ho viste tirare bene, determinate e soprattutto contente, perché spesso troppa tensione compromette il modo di tirare. Sono contento di aver vissuto con loro questi momenti, perché non tutti i maestri hanno la fortuna di vivere gioie come questa. E fanno piacere i complimenti della Federazione. Hanno fatto davvero belle cose: io ho cercato di fare la mia parte, nel mio piccolo, di supportarle. Loro lo sanno che su certe cose sono un po’ pesante, che su certe cose insisto. Forse qualcosa rimarrà, da questa gara. Secondo me tante cose».

In settimana le atlete reggine affronteranno a Piacenza la prova a squadre di fioretto Assoluti categoria B2 e la finale a squadre di spada. Intanto si godono il successo partenopeo: non è plastica, è ORO. Forgiato nel sudore di tanti allenamenti e nelle lacrime di tante gare.

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