CA…LCI NOSTRI | Quale Reggina contro il Siracusa? Auguri mister, ma faccelo tu un regalo…

Un tempo per farsi salire l’acidità di stomaco e quasi un altro, neanche giocato, per vederla peggiorare (l’acidità intendo) aspettando notizie dalla pancia dello stadio. Con le squadre che prima entrano, poi escono e poi rientrano senza uno straccio di comunicazione fino all’annuncio di sospensione arrivato dallo speaker. In uno dei pomeriggi più strani di questi stranissimi ultimi anni amaranto, a distanza di un giorno, non sappiamo se a provocare l’indisposizione all’arbitro sia stata una scorpacciata di stocco o qualche “complimento” arrivato dalla tribuna alla fine del primo tempo. Il referto dell’ennesimo incapace arrivato a Reggio con il costume da Collina, chiarirà, almeno speriamo, quanto successo domenica.

Riguardando il film della mezza partita di domenica, mi viene in mente l’ennesimo scivolone difensivo che ha portato gli ospiti in vantaggio nella loro unica sortita offensiva e la quinta formazione diversa mandata in campo da Pergolizzi (auguri per il compleanno, ma oggi niente regali, aspettiamo Siracusa), le cui scelte continuano a sorprendere. A partire da Ragusa che dopo due gol e un assist nelle prime tre partite scalda la panchina da un paio di giornate. Sarà una deformazione mia, ma io quelli con i piedi come i suoi li farei giocare sempre, soprattutto in questo deserto di categoria in cui siamo precipitati. Però qualcosa di positivo dietro i mille problemi si intravede. Siracusa dirà tante cose. 

In un ambiente avvelenato da troppe polemiche, una parte di tifoseria, fomentata da una pubblicistica imbarazzante e da troll efficientissimi, vaneggia ancora di maxi imprenditori che avrebbero voluto la Reggina e che sono stati ostacolati dai poteri forti (la politica, la massoneria, la mafia, gli alieni, i rettiliani? Qualcuno me lo spieghi per favore che comincia a girarmi la testa). Tra i tanti nomi accostati alla Reggina, il più paradossale di tutti, il Viperetta, si è accasato alla Paolana, in eccellenza. In attesa di vedere gli amici cosentini sbarcare in Champions, mi limito ad annotare che parliamo della stessa persona che ha preso la Samp con un euro e poi l’ha ricoperta di debiti prima di dover scappare da Genova che i tifosi ancora lo cercano.

Domenica a Pontida è andata in scena la consueta sceneggiata targata Lega Nord, con tanto di elmetti con le corna e drappi verdi. All’appuntamento leghista hanno fatto ormai consueta passerella sindaci e amministratori calabresi, tanti dal reggino. Ma che nessuno dica che erano in fila con il cappello in mano: loro sono al passo con i tempi e ligi ai dettami del km 0: in mano al massimo avranno avuto una soppressata. (Barney p)