CA…LCI NOSTRI | Bentornato Bruno, rendi dolce quell’amaro in bocca della scorsa stagione
Ritrovare compattezza e continuità nei risultati è la parola d’ordine. Buon lavoro al nuovo (vecchio) mister
Come un dolcetto conservato in frigo e nascosto dietro i pomodori per non farselo soffiare dai fratelli famelici, Bruno Trocini è la sorpresa zuccherosa saltata fuori dopo il forzato addio di Pergolizzi (in bocca al lupo mister, persona perbene). Ci eravamo lasciati dopo l’immeritata sconfitta di Siracusa, ci ritroviamo alla vigilia di Vibo, in un momento del campionato che potrebbe significare tante cose. Ci eravamo lasciati con quel senso di amaro in bocca che resta dopo le relazioni andate a gambe per aria senza un motivo preciso e ci ritroviamo ora per completare un cruciverba iniziato l’anno scorso e che ancora aspetta la soluzione. Potrebbe essere la volta buona.
Nella folle stagione dello scorso anno, la Reggina (anche se si chiamava Godzilla) ha faticato tanto in molte partite e spesso sembrava in confusione quando c’era da gestire la gara. Il nuovo (vecchio) mister degli amaranto non pratica il calcio brillante, propositivo (e ingabbiato) di cui tanto si farnetica, preferendo una gestione più italiana delle partite. E diciamo la verità, a volte siamo stati anche piuttosto noiosi in attesa del novantesimo. Però una cosa al mister bisogna riconoscerla: la squadra era con lui. E si poteva vederlo ad ogni gol, ad ogni triplice fischio. Riprendere da quella compattezza sarebbe già un notevole passo avanti.
In conferenza stampa Trocini non si è nascosto. L’obiettivo è uno, la squadra è forte, ora bisogna mettersi a lavorare. Inutile parlare di mercato (che poi io davvero non riesco a capire come si parli sempre e solo di mercato, ma non vi annoiate?), inutile parlare di tattica. Ci sono 72 ore fino alla gara con la Vibonese. Loro ci arrivano da primi in classifica e con una partita non impossibile da recuperare, noi in affanno dopo avere buttato a mare per l’ennesima volta l’occasione di accorciare in classifica. Bentornato mister, ora giochiamocela. (Barney p)