martedì,Febbraio 11 2025

Tra prospettive e nuove sfide, Reggina il 2025 è l’anno della verità

Dal mercato al caso Cadili, la società è chiamata a costruire il futuro sportivo e sociale di Reggio, con uno sguardo a 360 gradi sul territorio e sulla città

Tra prospettive e nuove sfide, Reggina il 2025 è l’anno della verità

di Francesco Trimboli – Il 2025 è finalmente arrivato, e con esso una ventata di fermento che travolge l’ambiente sportivo, la città e la sua squadra del cuore. Non ci sono più scuse, non più promesse da rimandare: è tempo di fare sul serio. L’anno nuovo segna il momento di raccogliere i frutti di ciò che è stato seminato e di programmare una nuova fase, più audace, più concreta, più vicina alla verità. Il mercato, le scelte strategiche, e la progettualità futura sono ormai sotto gli occhi di tutti, e la pressione si fa palpabile.

Oggi, primo gennaio 2025, i riflettori sono già puntati su ciò che sarà. La società è chiamata a tracciare un cammino che non si limita solo alle strutture e alle performance, ma che deve guardare alla sostanza. Il 2024 ha regalato momenti altalenanti, ma ora la squadra deve guardare avanti. E se qualche pezzo pregiato è già partito, è il momento di ripartire, di evolversi.

Gli acquisti? Al momento, nessuno ufficiale. Ma il mercato non si ferma mai, e si spera che i piani del direttore sportivo siano già ben definiti. La trattativa su Cadili, ad esempio, è un episodio che non ha certo fatto brillare la società sotto i riflettori. Ancora una volta, si è assistito a una gestione delle voci di mercato che non ha fatto uscire la Reggina a testa alta. Forse sarebbe stato più semplice e rispettoso rivelare certe informazioni, anche da parte della stampa, solo quando certe. Un giocatore che rifiuta la Reggina per andare (forse) alla Nocerina non è proprio il tipo di notizia che ci si aspetta di sentire in un contesto così carico di aspettative. Ma la stampa è chiamata a riportare notizie che trapelano della società. Contenti loro…

Nonostante qualche inciampo, c’è una città che guarda avanti, un ambiente che ha imparato a tenere gli occhi ben aperti. La Reggina non è più solo una squadra di calcio, è un simbolo, un punto di riferimento per tutta la provincia. E oggi, come dieci anni fa, l’interesse è alle stelle. Il progetto deve essere ambizioso, deve toccare tutti gli aspetti della città, non solo quelli sportivi. La progettualità sociale è fondamentale, ma è innegabile che il risultato sul campo avrà il peso maggiore. I tifosi vogliono di più, vogliono una squadra che non solo sogni la promozione, ma che lotti con il cuore e la grinta per raggiungerla. Perché Reggio è una città in evoluzione, e le aspettative sono alle stelle. Il capodanno Rai, con il suo splendore e la sua visibilità, è solo l’inizio di un progetto molto più grande. Gli occhi sono puntati su questa terra e su quella che deve diventare una realtà sportiva di primo piano.

Ora, spetta al patron rispondere. Senza ansia, senza paura, ma con la visione profonda di chi sa che il futuro va costruito passo dopo passo, mettendo insieme tutti i pezzi di un puzzle che deve rispondere alle esigenze di una città in fermento. Il 2025 è l’anno della verità. Non c’è più tempo per rimandare: il futuro è già qui.

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