CA…LCI NOSTRI | Reggina, al Granillo una sola opzione: mangiamoci il Siracusa
Gli amaranto brillano contro un avversario comunque modesto. Nino si riprende il campo e la classifica si accorcia. A Trapani un nuovo gallo?

di Barney p – Troppa differenza in campo tra noi e loro. A volte sembrava di guardare una partitella del giovedì con una formazione delle giovanili. Così distanti le due formazioni che a tratti, per paradosso, nel primo tempo siamo anche andati un po’ in difficoltà: non è la prima volta che contro avversari molto più scarsi perdiamo un po’ la bussola. Niente di drammatico comunque, anzi un po’ di pepe per il nostro portierino che sembra essersi lasciato alle spalle le incertezze degli esordi. Di incertezze invece non ne ha avute Nino Barillà che si è ripreso il campo e ha rispedito nel buio dei loro salotti tristi tutti i leoni da tastiera che gli hanno inveito contro dopo Scafati. Zuccaru e meli.
Mettiamo in cassetta di sicurezza questa vittoria, la quinta nelle ultime sei, e occhi puntati al doppio impegno in trasferta prima della partita dell’anno con il Siracusa. Nessuno ci regalerà niente, la storia di questi due ultimi campionati ce lo insegna (altro che blasone), ma se continuiamo ad avere questa compattezza e questa voglia, sono gli altri che devono iniziare a preoccuparsi. La classifica si è accorciata ancora e le partite rimaste sono ancora tante, continuiamo a vincere che le vittorie sono sempre belle. Ancora di più se ci aiutano a risalire da questo pantano imbarazzante che ci hanno lasciato in regalo gli ultimi due avventurieri calati a Reggio travestiti da salvatori della patria.
A proposito, il presidente del Trapani, così invidiato in città, sembra proprio avere copiato il mai rimpianto Luca Gallo e sul bus della squadra, a sprezzo del ridicolo, ci ha fatto serigrafare il suo faccione. Proprio come aveva fatto l’intrallazzone romano. C’è da sperare per i tifosi siciliani che le similitudini si fermino qui.
Reggio è entrata in finale per diventare capitale italiana della cultura in barba alla classifica del Sole24ore che ci piazza agli ultimi posti nel panorama nazionale anche in questa categoria. È un buon segnale, soprattutto per una città che ha trasformato in un fast food uno dei suoi teatri più prestigiosi. Sarebbe bello, a primavera, se Reggio e la sua squadra di calcio festeggiassero assieme.