Asd Polistena dalle macerie all’appuntamento con la storia, il Ds Ciccia: «Progetto serio, il mio sogno è riportare la squadra dove merita»
Il Direttore sportivo parla con entusiasmo delle prospettive della squadra, che punta a rimanere competitiva e crescere in modo costante nel calcio dilettantistico

di Francesco Trimboli – Vincenzo Ciccia, direttore sportivo dell’ASD Sporting Polistena, capolista del girone D di Prima Categoria in Calabria, racconta le ambizioni della società e il progetto che sta riscrivendo la storia del calcio a Polistena. Dopo anni di assenza di una squadra di calcio a 11, il Polistena è pronto a competere ai vertici, puntando su un mix di giovani promettenti e veterani esperti. Un percorso ambizioso che si sviluppa verso il futuro con forza e positività.
Come nasce il progetto Polistena?
«Il sindaco ha dato l’impulso, organizzando due riunioni al comune per invitare gli sportivi polistenesi a presentarsi e valutare la possibilità di riportare Polistena ad avere una squadra di calcio a 11. Anch’io ho partecipato e ho visto che c’erano diverse vecchie glorie del calcio polistenese, come Peppe Giancotta, Mimmo Auddino, Pino Sorace, solo per citarne alcuni. Mi hanno chiesto di dare una mano, inizialmente, per capire se fosse possibile coinvolgere tutti i ragazzi di Polistena, dato che con molti di loro avevo già giocato in passato. Alla fine li ho aiutati e ho avviato il percorso»
La tua è una parentesi momentanea o hai l’intenzione di proseguire la tua carriera come direttore sportivo?
«Spero di poter proseguire in futuro insieme a tutti gli altri dirigenti, ai quali sono grato per la fiducia. Affidarmi l’onore e la responsabilità di costruire una squadra che, ad oggi, sta dando grandi soddisfazioni non è stato facile né scontato. Per questo li ringrazierò sempre e farò del mio meglio per continuare a fare bene»
Qual è la tua opinione sulla squadra attuale?
«La squadra è un mix di giovani che hanno avuto la fortuna di essere allenati negli anni passati da mister Babuscia, quindi sanno già come stare in campo. Poi c’è lo zoccolo duro di polistenesi doc e gente più esperta come Stillitano, Panuccio, De Masi, che danno sicurezza al resto del gruppo, con la loro esperienza avendo giocato in categorie superiori»
Considerazioni sul momento attuale della squadra.
«La squadra al momento, dopo lo scivolone interno contro il Catona, ha saputo reagire alla grande e sta macinando gioco e risultati. E secondo me abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, anche perché tra poco rientrerà Lele Giovinazzo e sono sicuro che ci darà una grossa mano, perché è un giocatore top»
Mister Babuscia: una certezza. La scelta iniziale e la gestione del gruppo.
«Mister Babuscia, oltre a un amico, è un allenatore molto preparato, sa leggere le partite anche perché è stato un grandissimo giocatore. Ma a mio modesto parere, oltre alle doti tecnico-tattiche che sono sotto gli occhi di tutti, è la gestione del gruppo una delle sue caratteristiche migliori. Sa coinvolgere tutti i giocatori, anche chi gioca meno»
Qual è stato il colpo di mercato di cui sei più orgoglioso?
«Il colpo di mercato più importante è stato Mauro Buono, che era richiesto da squadre di Eccellenza. Con non poche difficoltà, sono riuscito a portarlo a casa. È un giocatore di altra categoria, che fa della velocità e del dribbling le sue armi migliori e sono sicuro che nel girone di ritorno saprà fare ancora meglio»
Come giudichi il calcio nelle categorie inferiori e quanto sta cambiando anche in Prima Categoria?
«Il calcio dilettantistico secondo me sta cambiando in meglio, c’è più rispetto tra le squadre e vedo tanta gente che sta tornando a seguire le partite. Basti pensare che noi, nonostante giochiamo a Cittanova, ogni partita ha almeno 300 persone a vederla. Con Catona e Taurianova abbiamo sfiorato le 1.500 persone. Questa è una bellissima cosa»
Quando pensi che si deciderà il campionato e come vedi squadre come Taurianova e Catona?
«Innanzitutto il girone di ritorno sarà un altro campionato, perché si comincia a delineare chi lotta per salvarsi, chi deve fare i play-off e chi lotta per il campionato. Ogni partita sarà tirata, perché tutti vogliono fare punti per raggiungere i propri obiettivi. Il campionato, secondo me, si deciderà vincendo contro le squadre che sulla carta sono più deboli, perché si rischia il calo di concentrazione e lì si rischia di perdere punti che poi saranno decisivi. Per quanto riguarda Catona e Taurianova, sono due grandi squadre, a differenza nostra, costruite per stravincere il campionato con budget molto importanti. Noi, da parte nostra, ci metteremo tutta la forza per restare lì il più a lungo possibile e alla fine tireremo le somme»
Chi è Vincenzo Ciccia come uomo? I tuoi sogni nel mondo del calcio e le tue ambizioni.
«Per quanto riguarda la mia persona, ho imparato a gestire le emozioni e ora sono più calmo. Mi reputo una persona passionale e innamorato di questi colori con i quali sono cresciuto, prima da tifoso, poi da calciatore ed ora da dirigente. Il mio sogno è riportare Polistena dove merita, per blasone e ambizioni, e non ti nascondo che anche oltre. Qui c’è un progetto serio, ci sono tutte le componenti per fare bene e per crescere anche a livello personale»
Vincenzo Ciccia si mostra entusiasta e determinato a continuare il suo percorso con il Polistena. Con il supporto dei dirigenti e l’impegno della squadra, il progetto ha già ottenuto ottimi risultati, ma Ciccia è consapevole che la strada è lunga. L’obiettivo è quello di portare la squadra ai vertici, con un lavoro continuo sul campo e un gruppo coeso e motivato.
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