martedì,Marzo 18 2025

L’INTERVISTA | Angela Robusti racconta il rapporto con Reggio: «La magia di questa città ti resta nel cuore»

Lady Inzaghi rivive il legame straordinario con la città: «Sentire mio figlio cantare "Vai Reggina" dopo una vittoria è stata un’emozione che non dimenticherò mai»

L’INTERVISTA | Angela Robusti racconta il rapporto con Reggio: «La magia di questa città ti resta nel cuore»

In un’intervista esclusiva, Angela Robusti condivide le sue emozioni legate al periodo trascorso a Reggio Calabria, la bellezza della città e l’accoglienza della sua gente. Parla del legame speciale con i tifosi della Reggina, dei momenti più belli della sua vita lì e del suo percorso professionale nel campo degli eventi. Un racconto che celebra l’inclusività e la passione per la città e per il calcio.

Angela Robusti, se le dico “Reggina” e “Reggio Calabria”, qual è la prima parola o il primo pensiero che le viene in mente?

«Amicizia.»

Cosa l’ha maggiormente colpita di Reggio Calabria, sia dal punto di vista paesaggistico che umano?

«Mi ha colpito innanzitutto la bellezza del contesto in cui la città si trova, nello scenario unico. Tante volte abbiamo vissuto fronte mare, uno spettacolo così, con un clima fantastico e un’aria cristallina. È stato veramente mozzafiato. Poi, abbiamo avuto la fortuna di vivere in centro, e tutto il giorno vedevamo lo stretto. Quindi, collegavamo questa poesia nel vivere in una zona magica. Per quanto riguarda le persone, dico semplicemente che, alla fine, tanti anni di vagare e la mia testimone di nozze, una delle mie due, è Reggina.

Quali sono gli aspetti delle persone di Reggio Calabria che l’hanno colpita maggiormente?

«Direi sicuramente l’inclusività. È la cosa più bella che contraddistingue il reggino. Non posso parlare di tutta la Calabria, ma devo dire che ho incontrato persone calabresi nel mio cammino e, rispetto ad altri del Sud, il calabrese si distingue per questa inclusività e accoglienza. È tipico delle città di mare: accogliere l’altro, farlo sentire veramente a casa. Le persone non sono invadenti, ma sono calorose allo stesso tempo. Il calabrese è un po’ più riservato all’inizio, ti osserva un po’ di più, ma poi si apre, e nel momento in cui si apre è veramente grande».

Quali sono i ricordi più emozionanti di quel periodo a Reggio?

«È stato un momento bellissimo, a prescindere dalla situazione calcistica. Io ero incinta e quindi era un momento speciale. Mio figlio aveva un anno e ha avuto la possibilità di crescere in una città meravigliosa, respirando aria buona, senza mai necessità di mettere il cappotto. La gravidanza è stata serena, vissuta con amore, circondata da tanti nuovi amici. È stato un bellissimo momento. Poi, chiaramente, ci sono stati anche apici legati alla Reggina, come le conquiste speciali e la possibilità di andare in Serie A. Uno dei ricordi più belli che ho è quando mio figlio, all’età di un anno e mezzo, cantava l’inno della Reggina. Dopo aver vinto una partita, lui fuori dallo stadio, appena sapeva dire “mamma” e “papà”, cantava “Vai Reggina!” È stato emozionante.»

Mister Inzaghi ha portato la Reggina ai play-off di Serie B, creando un forte legame con i tifosi. Come avete vissuto, come famiglia, quel periodo di grande entusiasmo?

«Ogni giorno era speciale. Ogni giorno c’erano i tifosi che ci trasmettevano amore e supporto. Era una città con un grande senso di gratitudine, che non dimentica mai chi fa qualcosa per lei. Noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio, e abbiamo ricevuto tanto affetto e gratitudine in cambio. È una cosa che non è scontata.»

Cosa le ha insegnato vivere in questa città e stare a contatto con la sua cultura? Si sente più vicina al Sud dopo quest’esperienza?

«Noi, ormai, abbiamo più esperienza di vita al Sud che al Nord. Se dovessimo scegliere dove passare la nostra vecchiaia, senza dubbio sceglieremmo il Sud. Reggio Calabria ha un posto speciale nel nostro cuore. È vero che la città ha bisogno di alcune migliorie, soprattutto nel settore sanitario e nei servizi, ma questa terra ha un grande potenziale. È una città che potrebbe davvero crescere tanto, ma servono investimenti.»

Guardando indietro, c’è qualcosa che le manca di quel periodo a Reggio? Cosa potrebbe crescere o migliorare nel futuro?

«Mi manca tanto. Mi mancano le camminate, mi manca andare a trovare la mia amica Fabrizia, mi manca il Granillo, mi manca l’appartamento in cui eravamo con la vista sullo stretto. Mi manca il meteo e tante altre cose. Sarebbe bello se la città migliorasse ulteriormente, ma sono certa che la sua bellezza e il suo potenziale sono incredibili.»

La città conserva un ricordo meraviglioso di voi. Come vi sentite a sapere che il legame con la città è ancora forte?

«È bello. Io continuo a tornare a Reggio Calabria anche per la mia attività e per gli eventi che organizzo. Torno spesso, e ci sono tanti clienti e amici che mi aspettano. Vedo anche che la passione per la Reggina è sempre viva, nonostante la categoria. È emozionante sapere che la gente ci ricorda con affetto.»

La sua carriera si sta evolvendo nel campo degli eventi. Come pensa che il suo percorso professionale si evolverà nel futuro?

«Sono ormai quasi dieci anni che mi occupo di eventi e la mia attività è cresciuta molto. Voglio portare un po’ di freschezza e innovazione nel mondo degli eventi anche in Calabria, diversificare un po’ il settore. Ho avuto un buon riscontro e sto cercando di far conoscere questa nuova visione anche ai miei clienti calabresi.»

Che messaggio vorrebbe rivolgere ai tifosi della Reggina?

«Non c’è niente da dire, i tifosi della Reggina sono già fantastici. Non mollano mai. Reggio Calabria è una città che non si spezza mai. È sempre pronta a rialzarsi con lo stesso entusiasmo, in qualsiasi categoria. Ai tifosi, dico solo di continuare a essere se stessi. Prima o poi, la ruota gira per tutti.»

Vostro figlio ha segnato il primo gol al Granillo. Come vi siete sentiti in quel momento?

«È stato un momento incredibile. Come dice mio marito, un’emozione devastante. Ogni tanto rimettiamo il video su YouTube ed è emozionante rivederlo.»

Angela Robusti, attraverso questa intervista, ci offre uno spaccato di vita ricco di emozioni legate a Reggio Calabria, una città che, nonostante le difficoltà, è riuscita a conquistarla con la sua bellezza e la sua accoglienza. Il legame con la Reggina e i suoi tifosi è diventato indelebile, e l’esperienza vissuta nella città ha lasciato un segno profondo nella sua vita familiare e lavorativa. Mentre prosegue nel suo cammino, Angela non perde mai di vista quella terra che ha segnato la sua vita, un luogo che porta con sé come un segno indelebile di affetto e ricordi.

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