Una squadra che non molla mai: la Reggina ci crede fino in fondo
Cuore, carattere e fame: a metà Aprile, questa Reggina merita solo applausi

Dopo la sconfitta con il Siracusa, sarebbe stato facile arrendersi. E invece no. Questa Reggina ha scelto di crederci ancora, di lottare fino all’ultima giornata. Con il mister Trocini alla guida e un gruppo unito in campo e fuori, la rincorsa continua. E il sogno è ancora lì, possibile.
Siamo a metà aprile, e questa piazza sogna. Non è una frase fatta, ma la fotografia fedele di una realtà che ha saputo ricompattarsi, rialzarsi e combattere. La Reggina, dopo la dura sconfitta contro il Siracusa, ha risposto con carattere e determinazione: un filotto di vittorie costruito con spirito di sacrificio, cuore e fame. Quella fame che si legge negli occhi dei ragazzi ogni domenica, che si percepisce nei dettagli, nei contrasti, nelle esultanze.
Non era facile. Anzi, era complicatissimo. Ma questo gruppo non ha mai abbassato la testa. Ogni componente della squadra, dal più esperto all’ultimo degli under, ha dato e sta dando tutto. E questo è merito anche e soprattutto di mister Trocini, che ha saputo ridare identità, orgoglio e soprattutto credibilità a una squadra che sembrava averla persa. Ha ricostruito, giorno dopo giorno, una mentalità vincente. E oggi la Reggina è lì, ancora in corsa. Ancora viva.
L’unità tra squadra, staff e tifoseria è l’immagine più bella di questa rinascita. La Curva Sud, i ragazzi amaranto, i sorrisi e gli abbracci a fine partita. Un legame vero, spontaneo, nato dalla fatica condivisa e dalla voglia di crederci insieme. In ogni partita, in ogni minuto, questa Reggina dimostra che il sogno è ancora acceso.
Non sarà facile, lo si è sempre saputo. Ma ciò che conta è che questa squadra, questa gente, non ha mai smesso di provarci. E non smetterà ora. Gli uomini di Trocini continueranno a lottare fino all’ultimo minuto, fino all’ultima giornata. Perché quando ci si crede davvero, nulla è impossibile. E questa Reggina, oggi più che mai, ci crede.