giovedì,Giugno 19 2025

Reagire e vincere, Reggina e Sinner con lo stesso spirito per un finale da… campioni

Dal Foro Italico al Granillo, il tennis e il calcio raccontano la stessa lezione: non conta come inizi, conta come rispondi

Reagire e vincere, Reggina e Sinner con lo stesso spirito per un finale da… campioni

Jannik Sinner, sotto di un set contro Tommy Paul, ribalta tutto e conquista la prima finale a Roma. La Reggina, partita in salita in Serie D, si ritrova ora a giocare una finale playoff che vale una stagione intera. Due percorsi diversi, ma animati dallo stesso spirito: crederci sempre, arrendersi mai.

Ieri sera, sul Centrale del Foro Italico, Jannik Sinner ha dato una dimostrazione di cosa significhi restare dentro la partita. Il primo set è un incubo: 1-6 contro Tommy Paul, pubblico spiazzato, tensione palpabile. Ma poi qualcosa cambia. Sinner si ricompone, prende il controllo, vince 6-0 il secondo set, chiude 6-3 il terzo. E vola in finale. La sua prima a Roma. Una vittoria costruita sulla testa, sulla lucidità, sulla capacità di non mollare quando tutto sembra perso.

E qualcosa di molto simile, a qualche chilometro più a sud, lo sta vivendo la Reggina. Un inizio stagione difficile, la complessa gestione Pergolizzi, la ripartenza con Bruno Trocini. Gli amaranto risalgono, recuperano terreno, ritrovano compattezza, ritmo, punti e soprattutto identità. Ora, alla vigilia della finale playoff contro la Scafatese, il gruppo amaranto si gioca tutto. È la partita dell’anno, ma anche la sintesi di un cammino fatto di lavoro, orgoglio e reazione.

Come Sinner, anche la Reggina ha perso un “primo set” in questa stagione. L’inseguimento al Siracusa è stato lungo, ma alla fine inutile. Eppure, come il tennista azzurro, non si è mai fermata. Ha continuato a crederci. Ha ribaltato l’inerzia. E ora ha il match point davanti.

Sinner e la Reggina sono due facce di una stessa Italia sportiva: quella che cade ma si rialza. Quella che accetta la fatica, ma non il rimpianto. Quella che non si lascia definire da un brutto inizio. Domani la Reggina scenderà in campo al Granillo, in una finale che chiude una stagione e forse ne apre un’altra. Come Jannik, sa che ogni punto conta. E che le partite più belle sono quelle che sembrano perdute… ma finiscono in trionfo.

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