Reggina – Scafatese, Atzori nel post partita: «Orgoglioso dei miei ragazzi, oggi si è visto vero calcio»
Il tecnico gialloblù dopo la sconfitta ai supplementari: «È stata una delle partite più belle che ho vissuto. Complimenti alla Reggina»

Dopo una finale playoff intensa e combattuta fino al secondo tempo supplementare, Gianluca Atzori si presenta in sala stampa con grande dignità e sportività. Il tecnico della Scafatese elogia i suoi calciatori per la prestazione offerta e riconosce il valore della Reggina: «Una squadra organizzata, con qualità e idee. Abbiamo giocato a calcio, e ne vado fiero». Parole di stima anche per la cornice di pubblico e per la solidità del progetto Scafatese: «Il futuro? La società è solida e ambiziosa, presto potrà dire la sua anche tra i professionisti».
Nonostante la delusione per una finale playoff persa ai tempi supplementari, mister Gianluca Atzori esce a testa alta dal “Granillo”. La sua Scafatese ha lottato fino all’ultimo secondo contro una Reggina determinata e trascinata dal proprio pubblico. In sala stampa, Atzori si è espresso con grande lucidità e rispetto.
«Faccio i complimenti ai miei ragazzi, esordisce, perché oggi hanno dimostrato di saper giocare a calcio. Abbiamo affrontato una squadra forte, che gioca bene e che ha un’identità chiara. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma ci abbiamo provato fino alla fine».
L’allenatore gialloblù si sofferma sulla qualità del match: «A mio avviso oggi non abbiamo assistito a una semplice partita di Serie D. È stata una gara vera, vibrante, con due squadre che hanno provato a superarsi a viso aperto. Credo che chi ha visto la partita si sia divertito. E questo è il calcio che voglio».
A colpire, oltre al livello tecnico, è stata anche l’atmosfera dello stadio: «Giocare in una cornice come quella del “Granillo” è un privilegio. C’era entusiasmo, partecipazione, adrenalina. Mi sono emozionato, mi ha ricordato le partite che si vivono in categorie superiori. È stato bello, davvero bello».
Sull’andamento della partita e sull’equilibrio visto in campo, Atzori aggiunge:
«È mancato solo il gol nei 90 minuti. Entrambe le squadre hanno avuto occasioni, ma sotto porta non siamo stati precisi. Sarebbe potuto finire in ogni modo. Ai supplementari è arrivata la giocata decisiva della Reggina, e va dato merito agli avversari. Hanno qualità e hanno costruito una squadra vera».
Il tecnico si sofferma anche sul percorso personale e su quello della squadra: «Quando sono arrivato non conoscevo a fondo questo gruppo e questo campionato. Ho avuto bisogno di tempo per capire, per trasmettere le mie idee. I ragazzi sono stati eccezionali nel seguirmi, abbiamo costruito qualcosa di bello insieme. E oggi, anche se è arrivata una sconfitta, sono orgogliosissimo del cammino fatto».
Infine, uno sguardo al futuro: «La Scafatese è una società seria, strutturata, con un presidente ambizioso. C’è la volontà di crescere e di portare questo club tra i professionisti. Le basi ci sono tutte, lo posso garantire. E dopo questa esperienza sono ancora più convinto del potenziale di questo progetto».
Gianluca Atzori chiude con un sorriso amaro ma fiero: ha perso una finale, ma ha vinto sul piano della coerenza e della proposta di gioco. In una giornata di grande calcio, la sua Scafatese ha lasciato il segno. E chissà che presto, come lui stesso auspica, non possa tornare a giocarsi sfide così belle e importanti… magari in una categoria superiore.