«Ovunque andrò, porterò Reggio con me»: il commovente messaggio social di Martinez
Un percorso in silenzio, tra sacrifici e appartenenza: il viaggio di un uomo che ha scelto il cuore prima del campo

Solo sette partite disputate, ma una presenza costante nello spogliatoio e nell’anima della Reggina. Miguel Angel Martinez, racconta sui social il suo legame viscerale con la città e la squadra amaranto. Emozione, riconoscenza e spirito di gruppo: ecco il suo messaggio d’amore a Reggio Calabria.
Ci sono stagioni che contano più delle statistiche. Ci sono uomini che entrano nel cuore di una città anche senza i riflettori puntati addosso. Martinez, portiere esperto con un passato tra i professionisti, ha giocato solo sette partite in amaranto. Ma pochi come lui hanno incarnato lo spirito di appartenenza alla Reggina.
Dopo il fallimento del Pordenone, sembrava la fine. E invece è stato solo l’inizio di qualcosa di meraviglioso. È lui stesso a raccontarlo con un lungo post pubblicato sui social: «Non sapevo bene dove stavo andando, ma ho seguito il cuore. E il cuore mi ha portato a Reggio Calabria». Un anno vissuto da uomo vero, come confida lui stesso, dentro uno spogliatoio unito, tra professionisti, amici e fratelli.
Martinez ha scelto la Reggina nel momento più fragile della sua carriera. E ha trovato in riva allo Stretto una famiglia. È stato il primo a esultare a Sambiase, il primo a correre in campo nella finale playoff contro la Scafatese, pur restando in panchina. Un numero uno anche fuori dal campo, esempio di spirito di gruppo e dedizione.
Il ringraziamento speciale va al preparatore dei portieri Stefano Pergolizzi, ai compagni di reparto Lazar e Lagonigro e a tutto lo staff del Sant’Agata. «Non serve fare cento nomi: chi c’era, sa», scrive il portiere, sottolineando l’amore ricevuto come mai prima nella sua carriera.
Miguel Martinez saluta la Reggina, forse, ma non Reggio. Quella resterà per sempre dentro di lui. «Qui ho vissuto emozioni vere. E quelle non se ne vanno più», chiude. Non servono titoli o presenze per essere un simbolo: basta il cuore. E lui, con il suo, ha lasciato il segno.