Serie D, il Girone I prende forma tra certezze e incognite. Una squadra su tutte non ha alternative: deve vincere. E quella squadra è la Reggina
Diciotto squadre in arrivo da Sicilia, Calabria e Campania: Messina in bilico, la Reggina attesa da un campionato senza appello

Sedici squadre sono già pronte ai nastri di partenza. Dodici arrivano dalla Sicilia, quattro dalla Calabria. All’appello mancano solo due club campani, che completeranno la griglia di partenza di un Girone I che si preannuncia competitivo, caldo e imprevedibile. Ma una cosa appare già chiara a tutti: la Reggina non può permettersi tentennamenti, dovrà recitare un ruolo da protagonista assoluta, senza alibi né passi falsi.
Il girone è quasi interamente definito. In Sicilia, il blocco è compatto e già delineato: Acireale, Athletic Palermo, CastrumFavara, Enna, Gela, Igea Virtus, Milazzo, Nissa, Paternò, Ragusa, Sancataldese e soprattutto l’Acr Messina, che resta tuttavia in bilico. Retrocessa dalla Serie C, la società peloritana ha ottenuto una proroga di 60 giorni per presentare al tribunale un piano di rientro concordatario, ma nel frattempo si muove un progetto parallelo: quello del “Messina 1947”, promosso dal Città di Sant’Agata, che ha chiesto il trasferimento del proprio titolo sportivo in città. Due identità, un solo territorio: la coesistenza non è esclusa, ma lo scenario resta instabile.
In Calabria, invece, la situazione è più lineare. Il girone conterà su quattro rappresentanti: Reggina, Vibonese, Vigor Lamezia (fresca di promozione dall’Eccellenza) e Sambiase. Un quartetto solido, con rivalità territoriali ben radicate e un contesto tecnico in fermento. Soprattutto a Reggio Calabria, dove il nuovo corso amaranto ha già una direzione precisa: costruire una squadra per vincere. Non ci sono mezze misure. Dopo una stagione passata a rincorrere, stavolta sarà necessario partire forte, restare davanti e chiudere i conti senza sorprese.
Restano, infine, i due slot riservati alle squadre campane, da assegnare nelle prossime settimane. Le candidate sono molte: Nocerina, Pompei, Palmese, Ischia, Savoia, Paganese, Gelbison, Sarnese, Real Normanna, tra le altre. Nessuna parte favorita, la Nocerina, per storia e seguito, resta tra i nomi più “pesanti” del lotto. Ma sul piano delle reali possibilità, la corsa è apertissima.
Dal punto di vista logistico, il girone sarà un crocevia di trasferte tra isole, mare e territori interni. Le squadre siciliane si muoveranno tra costa tirrenica, entroterra e sud-est, mentre le calabresi disegneranno un asse verticale lungo la costa occidentale. Quando saranno note anche le due campane, il puzzle sarà finalmente completo.
E a quel punto, comincerà davvero il campionato. Con le sue certezze, i suoi strappi e le sue ambizioni. Ma con una consapevolezza sopra tutte: c’è una squadra che non può permettersi altro che vincere. E quella squadra si chiama Reggina.
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