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Reggio, un edificio confiscato ospiterà la nuova sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – VIDEO

Questa mattina presso l’agenzia del demanio la consegna delle chiavi dell’immobile appartenuto a Gioacchino Campolo. Sito in pieno centro storico e molto degradato, il palazzo sarà ristrutturato con fondi ministeriali

Reggio, un edificio confiscato ospiterà la nuova sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – VIDEO

Consegnato al Ministero della Cultura, dunque al segretariato regionale per la Calabria, un fabbricato proveniente dalla maxi confisca al re dei video poker Gioacchino Campolo sito al numero civico 2 di via Fata Morgana, nel centro storico di Reggio Calabria.

Perseguendo le finalità comuni di conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e dello Stato e culturale, l’immobile sarà destinato ad ospitare la nuova sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e la Soprintendenza Archivistica per la Calabria. L’edificio ospiterà uffici ma si prevedono anche spazi espositivi.

L’edificio, inutilizzato da tempo e fortemente degradato, dovrà essere interamente ristrutturato con fondi ministeriali, in parte già stanziati. Dato il forte deterioramento strutturale, le prime attività riguarderanno, la messa in sicurezza e la sanificazione. Quindi la progettazione e la realizzazione dei lavori.

La consegna è avvenuta questa mattina presso la sede di Reggio dell’agenzia del Demanio. A sottoscrivere il verbale di consegna Concetta Irrera funzionaria incaricata dell’Agenzia nazionale per i Beni sequestrati e confiscati alla Criminalità organizzata, Vittorio Vannini, direttore regionale dell’agenzia del Demanio, Maria Mallemace, dirigente del Segretariato regionale per la Calabria del ministero della Cultura.

Presenti anche Teodora Neri, vicedirettore della direzione regionale del Demanio, Domenica Anghelone ed Emanuela Pelle, rispettivamente funzionaria amministrativa e funzionaria tecnica dell’agenzia del Demanio di Reggio Calabria.

L’immobile confiscato

Il bene è già passato al patrimonio indisponibile dello Stato lo scorso agosto con apposito decreto. Oggi l’Agenzia nazionale per i Beni sequestrati e confiscati alla Criminalità organizzata ha, dunque consegnato all’agenzia del Demanio l’edificio sito al numero civico 2 di via Fata Morgana, angolo Via delle Convertite, costituito da 4 piani f.t. ossia piano terra con tre piani oltre ad un piano interrato, per una consistenza complessiva di circa 800 metri quadri. Contestualmente l’agenzia del Demanio ha consegnato per uso governativo lo stesso bene al Ministero della Cultura, dunque al Segretariato regionale per la Calabria.

Una consegna anticipata per consentire da subito al Ministero di avviare le attività propedeutiche di recupero e funzionalizzazione dello stabile, nelle more dell’assunzione in consistenza a cura del Demanio ai fini della trascrizione agli atti della Ragioneria di Stato, trattandosi appunto di patrimonio indisponibile dello stesso.

Il riutilizzo a beneficio della collettività

«Per l’Agenzia dei beni confiscati è sempre una grande soddisfazione destinare i beni alla fruizione della collettività. In questo caso l’edificio, dopo essere stato rifunzionalizzato e ristrutturato, sarà sede di un’importante Amministrazione, costituendo una ricchezza per la città. Il bene proviene dalla confisca in danno a Gioacchino Campolo, così come moltissime altre unità che l’agenzia ha gestito e ha già destinato. Non solo immobili ma anche altra tipologia di beni come la preziosa raccolta di quadri oggi esposti al palazzo della cultura Pasquino Crupi». Così Concetta Irrera, funzionaria delegata da Giuliana Cosentino, dirigente della sede secondaria dell’Agenzia nazionale per i Beni sequestrati e confiscati alla Criminalità organizzata di Reggio Calabria.  

La riqualificazione del territorio

«La consegna odierna si inquadra nell’attività di valorizzazione e funzionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato al centro delle interlocuzioni avviate con il Comune, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e con le tutte le articolazioni territoriali delle amministrazioni dello Stato per dare soddisfazione ai bisogni locativi delle varie amministrazioni. In particolare oggi aggiungiamo un altro tassello alla già consolidata collaborazione con Segretariato regionale del ministero della Cultura, consegnando un bene immobile nel centro storico di Reggio Calabria. Ogni intervento eseguito dallo Stato per rifunzionalizzare i propri uffici è un intervento che riqualifica il territorio. In particolare questa consegna consentirà ad un immobile in pieno centro storico, inutilizzato da tempo, di essere recuperato». Così Vittorio Vannini, direttore regionale dell’agenzia del Demanio.

Legalità e cultura

«Una giornata importante. Il ministro della Cultura a livello territoriale riceve in consegna locali e spazi per le sue funzioni governative. Questo immobile, in condizioni di estremo degrado, al centro di una importante sinergia tra Agenzia nazionale per i Beni sequestrati e confiscati alla Criminalità organizzata e direzione regionale dell’agenzia del Demanio, sarà adesso riqualificato con fondi del ministero della Cultura.

Le prime attività ha spiegato Maria Mallemace, dirigente del Segretariato regionale per la Calabria del ministero della Culturasaranno quelle di verifica di vulnerabilità sismica, pulizia e messa in sicurezza. Il ministero ha già stanziato delle somme che ci consentono sicuramente di avviare queste attività e di procedere poi con la progettazione dell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione. C’è già un primo finanziamento di 230 mila euro che è stato già stanziato dal ministero della Cultura e ulteriori 100 mila sono stati già accreditati per la messa in sicurezza. Esauriti questi fondi ne saranno assegnati e stanziati altri per realizzare e portare a compimento i lavori. Contiamo di chiudere la prima fase con pulizia e messa in sicurezza entro la fine dell’anno. Da gennaio delineeremo il quadro dei lavori complessivi.

Questo immobile deriva dalla confisca in danno di Gioacchino Campolo che investiva i propri guadagni nell’acquisto di opere d’arte o comunque di beni culturali. Il fatto che oggi questo immobile in pieno centro storico torni nelle mani dello Stato e soprattutto torna nelle mani del ministero della Cultura è un fatto importante e dalla grande valenza anche sociale che alimenta ancora di più il sentimento di amore verso l’amministrazione e la mia città sicuramente. L’impegno per l’acquisizione di altri immobili e la loro valorizzazione deve proseguire.

Qui avrà sede sicuramente la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia. Saranno firmati nelle prossime settimane dei contratti con nuovi funzionari architetti e nuovi funzionari storici dell’arte che andranno a rafforzare i nostri organici. Dunque la Soprintendenza merita di avere una sede adeguata che consenta di garantire una postazione adeguata a tutto il suo personale.

Dobbiamo ancora acquisire contezza degli spazi ma certamente vorremmo anche prevedere degli spazi espositivi per reperti provenienti dalle campagne archeologiche anche subacquee». Così ha concluso Maria Mallemace, dirigente del Segretariato regionale per la Calabria del ministero della Cultura.

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