Sacre risate: “Grisù, Giuseppe e Maria” infiamma il Cilea grazie ad Officina dell’Arte – VIDEO
Il duo Ratti e Procopio ospiti nel massimo teatro reggino. Piromalli: «Reggio attrattiva per i più grandi artisti del panorama nazionale»

È instancabile l’impegno dell’Officina dell’Arte, guidata con passione da Peppe Piromalli, che a Reggio Calabria ha portato in scena al Teatro Cilea, all’interno di una variegata stagione teatrale, uno spettacolo che riesce a coniugare risate e riflessioni profonde, «Grisù, Giuseppe e Maria», confermando ancora una volta il valore dell’arte come strumento di crescita e condivisione.
L’Officina dell’Arte è ormai un punto di riferimento per la città di Reggio Calabria e per tutta la regione. Diretta da Peppe Piromalli, attore di teatro, cinema e televisione di lungo corso, l’associazione si è distinta negli anni per la capacità di portare in città spettacoli di alto livello e per l’impegno nel rendere il teatro accessibile a tutti. Con un cartellone ricco e variegato, il Teatro Cilea è diventato un luogo in cui il pubblico può incontrare artisti di fama nazionale e godere di spettacoli che spaziano tra generi e tematiche diverse.
“Grisù, Giuseppe e Maria”: tra risate e riflessioni
Lo spettacolo, scritto da Gianni Clementi e diretto da Pierluigi Iorio, racconta una storia che si ispira al tragico evento di Marcinelle del 1956, dove molti minatori italiani persero la vita. Partendo da un dramma storico, la commedia riesce a intrecciare elementi comici e riflessioni profonde, affrontando temi come l’emigrazione e la ricerca di un futuro migliore.
Sul palco, un cast stellare: Giancarlo Ratti, Francesco Procopio, Carmen Landolfi, Giovanni Felago e Franca Abate, che ha sostituito per l’occasione Loredana Piedimonte. «Questo è un testo attualissimo» – ha dichiarato Giancarlo Ratti – «oggi arrivano in Italia per lavorare e spesso non trovano niente, mentre allora si partiva per cercare fortuna. Insomma, siamo tutti sulla stessa barca».
La commedia, nel suo mix di ironia e profondità, vuole strappare un sorriso anche di fronte a temi difficili. «Lo spettacolo spera di affievolire un po’ questa nota triste e riuscire a strappare qualche sorriso», ha aggiunto Ratti. Il parallelismo tra il dramma storico e le difficoltà del presente rende lo spettacolo un potente strumento di riflessione. Gli artisti hanno scherzato sul palco e nelle interviste, ma il messaggio è chiaro: l’arte non è solo intrattenimento, è anche un modo per sensibilizzare e per raccontare storie che altrimenti rischierebbero di essere dimenticate.
Un’accoglienza calorosa al Teatro Cilea
«Mi fa piacere il fatto che siete ancora in vacanza natalizia, perché non avete tolto una lampadina, una lucina! Ma una domanda: arrivano quasi trenta gradi e voi non togliete gli addobbi natalizi? Come funziona?» scherza l’attore Francesco Procopio. Il tono burlesco e l’energia degli attori sono stati il preludio di una serata che prometteva risate e coinvolgimento totale. «Reggio, calabresi, noi vi adoriamo! Correte a teatro, ma non venite per Massimo Ranieri, perché stasera ci siamo noi! Vi promettiamo che vi faremo ridere dall’inizio alla fine!» ha detto il cast riunito per l’occasione davanti ai nostri microfoni. Preludio ed invito cui Reggio Calabria ha risposto «presente» con un tripudio di pubblico e di applausi.
L’accoglienza riservata agli artisti dall’Officina dell’Arte è un elemento distintivo che non passa inosservato. Lo stesso Piromalli ha più volte sottolineato quanto sia importante mettere a proprio agio chi calca il palco del Cilea: «Farli stare bene e proporre una Reggio Calabria che non è quella che alcuni hanno ancora nei pensieri è una priorità di Officina dell’Arte: Reggio Calabria è cambiata, sono cambiate tante cose, ed oggi è infatti attrattiva anche per molti artisti nazionali». Con il suo lavoro, l’Officina dell’Arte dimostra ancora una volta quanto sia importante investire nella cultura e nel teatro come strumenti di crescita collettiva.
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