martedì,Maggio 13 2025

A TU PER TU | Dai ricordi di Roger Rabbit alla memoria dello zio Rocco, Alberto Gatto si racconta – VIDEO

Il regista e attore gioiosano: «La Calabria soffre l’assenza di imprese cinematografiche»

A TU PER TU | Dai ricordi di Roger Rabbit alla memoria dello zio Rocco, Alberto Gatto si racconta – VIDEO

Quarant’anni da compiere a breve, si è fatto notare in diversi lavori sia dietro che davanti alla macchina da presa. Ospite nel salotto di “A tu per tu” il regista e attore gioiosano Alberto Gatto, il quale ha raccontato la sua passione per il cinema, offrendo uno sguardo critico su quella che è definita la settima arte.

«La mia passione per il cinema nasce con Roger Rabbit – ha detto – da piccolo rimasi folgorato da questo film in cui dei cartoni animati interagivano con esseri umani. Ho detto: questo è quello che voglio fare. Già dal liceo ho cercato di coinvolgere i miei compagni di classe nella realizzazione dei miei cortometraggi. La prima volta con la telecamera in mano? Mi ricordo la usai per una festa di San Rocco, già di per sé abbastanza cinematografica come svolgimento, con richiami anche all’arte circense e di strada».

«Nei miei lavori cerco di apprendere il più possibile dalla realtà che vivo e che conosco – ha evidenziato Gatto – poi la interpreto a modo mio, però mi rifaccio sempre a quello che posso conoscere e mi pongo almeno tre domande: quale location, quale contesto, e che tipo di rapporto con il futuro può avere quel prodotto. Preferisco non fare dialoghi, l’espressione vocale molte volte è complessa da gestire. Di difficoltà ne ho trovate tante e ci sono tutt’ora. Sono consapevole di fare un mestiere complesso, in un territorio che soffre per l’assenza di imprese cinematografiche. Ho sentito la mancanza di alcune figure maestre che mi guidassero nel mio percorso, per questo sono andato fuori».

Alberto Gatto è pronipote di Rocco Gatto, un pilastro della lotta alla ‘ndrangheta, ucciso negli anni ’70. Il quale ha ereditato dallo zio Ciccillo, che a sua volta lo aveva ereditato dal padre Pasquale, il testimone della memoria. «Vorrei che lo zio, la sua scelta coraggiosa fossero ricordati ancora a lungo e non solo il 12 marzo. Il mio auspicio è che il mulino di cui mio zio Rocco era diventato proprietario e che fino a quando mio zio Ciccillo è stato in vita, è stato un presidio di memoria, possa tornare ad esserlo». Nel presente di Alberto Gatto «Un corto con protagonisti l’attrice Maria Pia Battaglia e un setter inglese. «E’ una storia che ci toccherà molto» ha concluso il regista.

top