A Reggio “frammenti” del naufragio di Cutro che addolorò Papa Francesco – VIDEO
A ospitare fino a fine mese la teca con alcuni pezzi di legno restituiti dal mare saranno le Botteghe Terre del Sole del consorzio Macrame’. Dopo la tragedia il pontefice aveva pregato per le vittime e i sopravvissuti e aveva invocato la protezione del Mediterraneo dai trafficanti

“KR46MØ”: Crotone, quarantaseiesima vittima, maschio, sotto l’anno di età. In poche lettere una disperazione immensa, una tragedia immane che non ha risparmiato neanche i bambini, i neonati. Dimenticanza è in costante agguato come lo è l’assuefazione ad una umanità che smarrisce sempre più spesso sè stessa. Occorre restare vigili, destare le coscienze anche attraverso piccoli grandi segni messi in luoghi in cui la solidarietà è pratica quotidiana, è stile di vita, è invito costante a scelte etiche e responsabili anche negli acquisti. Tali sono le botteghe equosolidali.
La memoria itinerante
Fino alla fine del mese di aprile fa tappa a Reggio Calabria, presso le Botteghe Terre del Sole del consorzio Macramè, la teca itinerante che custodisce alcuni frammenti in legno restituiti dal mare di Steccato di Cutro dopo il naufragio dell’imbarcazione con bordo almeno 180 migranti che funestò la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023. Su uno di essi si legge appunto “KR46MØ”. Una piccola vittima rimasta anche senza nome che incarna il dolore e la disperazione che ha seminato questo naufragio.
Nel segno di questa memoria che deve essere collettiva e continuare a interrogarci, è in atto una “staffetta” che sta coinvolgendo decine e decine di Botteghe equosolidali in tutta Italia. Da Cagliari la teca è arrivata a Reggio Calabria e da qui, a maggio partirà alla volta di Brescia.
La preghiera di papa Francesco per il naufragio di Cutro
Un piccolo spazio, adesso all’interno della Bottega reggina, per suggerire riflessioni profonde sull’immane tragedia delle 94 persone non sopravvissute. Una tragedia che aveva addolorato anche papa Francesco: «Prego per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Fermare i trafficanti, affinché non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. Le acque del Mediterraneo non siano più insanguinate», aveva invocato nell’Angelus di quella domenica mattina straziante, in cui i corpi esanimi venivano restituiti dal mare e il numero delle vittime aumentava ora dopo ora. E mentre quel numero aumentava, papa Francesco pregava, ringraziando anche la popolazione calabrese per l’accoglienza anche in quel momento di grande dolore. «La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle», aveva detto ancora. Quella tragedia deve restare un monito per le coscienze.
Il diario di viaggio
Per questo accanto alla teca, anche nelle Botteghe delle Terre del Sole di Reggio Calabria, pure un diario di viaggio per lasciare pensieri e riflessioni che chi entra non esita a condividere. Un diario che accompagna la teca nel suo pellegrinaggio.
«Abbiamo aderito con convinzione a questa staffetta perchè crediamo occorra sensibilizzare le comunità. Le vittime non sono solo un numero. Sono vite umane, persone che cercavano una vita migliore», sottolinea Vita Hryvkivska delle Botteghe Terre del Sole di Reggio Calabria.
«Gli amici e le amiche che vengono a trovarci in bottega si fermano e si soffermano e questo ci motiva nella scelta che abbiamo fatto di accogliere qui la teca del naufragio Cutro. Non possiamo dimenticare. Anche l’atto di scrivere un pensiero, una riflessione sul diario che viaggia con la teca è un gesto tutt’altro che scontato», evidenzia Mimma Tripodi delle Botteghe Terre del Sole di Reggio Calabria.