martedì,Aprile 30 2024

Allarme ecologico fondali dello Stretto, già lanciato da Calabria d’autore

La conferma dallo studio di un gruppo di ricercatori internazionali, coadiuvato dall'Università di Barcellona, secondo cui allo Stretto di Messina ve il "record mondiale di rifiuti sul fondale marino"

Allarme ecologico fondali dello Stretto, già lanciato da Calabria d’autore

Tra gli appuntamenti di Calabria D’Autore, rassegna nazionale fiore all’occhiello delle attività di Incontriamoci Sempre, vogliamo ricordarne uno, “Stretto, un mare di rifiuti“, che, ahinoi, è tornato d’attualità in questi giorni. Ispirati dal servizio del giornalista di RAI News 24 Martino Seniga, il 24 Novembre 2019 si è parlato della situazione rifiuti nello Stretto con dati tecnico-scientifici, in presenza dello stesso Seniga, di Francesco Chiocci, Professore di Geologia Marina dell’Università La Sapienza di Roma e con Francesco Turano, Fotografo Subacqueo naturalista.

A conferma dell’allarme da noi lanciato in quell’occasione, è notizia di
questi giorni che, dallo studio di un gruppo di ricercatori internazionali, coadiuvato dall’Università di Barcellona, va allo Stretto di Messina il “record mondiale di rifiuti sul fondale marino“, con una densità che in alcuni punti supera il milione di oggetti per chilometro quadrato: plastiche, metalli, vetro, ceramica, attrezzature da pesca, tessuti e carta sono tra i materiali più abbandonati. Un problema purtroppo esteso all’intero Mediterraneo destinato, secondo i ricercatori, ad aumentare.

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