Federazione sicurezza Cisl: «Salviamo il patrimonio boschivo calabrese prima che vada in fumo»

«Anche quest’anno, in Calabria, ci apprestiamo ad affrontare il dramma degli incendi boschivi. Come ogni anno, in questo periodo, ci troviamo costretti a dover sollecitare con il nostro grido di allarme i vari vertici istituzionali che, a nostro avviso, forse sottovalutano il problema degli incendi boschivi e che già ha iniziato ad interessare il nostro territorio». Ad affermarlo è Filippo Vilasi, segretario regionale della Calabria della Federazione della sicurezza della Cisl.

«Drammaticamente – continua – il fenomeno degli incendi, anche nel recente passato ha causato morti e feriti oltre ad ingenti danni al patrimonio boschivo. Forse non tutti sanno che i Vigili del Fuoco, a causa delle carenze di organico, non sempre possono dare la risposta operativa alle variegate richieste di soccorso delle popolazioni e la situazione che già comincia a delinearsi non potrà essere tollerata a lungo. È dai primi giorni di giugno che i Vigili del Fuoco calabresi operano con grandi difficoltà nel sostenere le richieste d’intervento che arrivano nelle sale operative e, fra gli innumerevoli compiti istituzionali, a breve,  l’aumento sostanziale delle richieste a causa degli incendi boschivi, metterà  in crisi l’operatività delle varie sedi  presenti sul territorio, ed a subirne le conseguenze saranno: le popolazioni, che non vedranno arrivare le squadre di soccorso, e gli operatori Vigili del Fuoco vedranno innalzare il livello di rischio poiché costretti a lavorare diuturnamente sotto stress».

Vilasi sostiene che «non c’è più tempo, occorre subito un progetto di piena operatività. Come forza sociale, abbiamo il dovere di informare i cittadini di quale sarà lo scenario possibile da qui a breve, e i vigili del fuoco come sempre faranno la loro parte e se le circostanze lo richiederanno sapranno anche andare oltre a quello che è il mero compito istituzionale, di questo ne siamo certi, ma a queste condizioni la risposta operativa potrebbe essere molto al di sotto del necessario.

Oltre a ciò, quali rappresentanti dei lavoratori, abbiamo anche il dovere di segnalare il malcontento che pervade i lavoratori che ancora oggi devono percepire le spettanze relative la campagna A.I.B. dell’anno scorso. Non v’è dubbio che ritardi simili mortifichino l’abnegazione di quei lavoratori che, nel momento topico di superlavoro, rinunciando al proprio turno di riposo e sovente anche alle ferie, garantiscono quel rincalzo indispensabile a fronteggiare le varie emergenze A.I.B. le quali, oltre alla distruzione che di per sé producono, potrebbero mettere in crisi tutta la struttura del soccorso tecnico urgente cui è deputato ogni singolo comando provinciale».

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