«A Melito di Porto Salvo il problema fogna continua e nessuno se ne interessa e mortifica il glorioso mare del mitico ed eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi». Comincia con queste parole una nota firmata da Vincenzo Crea, referente unico dell’Anacadic e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
L’allarme viene lanciato da «alcuni abitanti di Melito Porto Salvo avviliti e preoccupati per i danni che a medio, lungo termine possono derivare alla loro salute dai liquami fognari che senza alcun tipo di depurazione da anni scorrono davanti alle loro abitazioni, segnalavano all’ANCADIC copiosi scarichi fognari nel sottopasso “Checco”, in via Madonnuzza e nel canalone che costeggia la via Marco Centola i cui insopportabili odori pestilenziali continuano senza sosta a invadere le loro abitazioni rendendo loro gravi disagi durante le normali attività quotidiane e del tempo libero».
Da un sopralluogo fatto, Crea evidenzia che «nel sottopasso ferroviario denominato “Checco” posto anch’esso tra l’abitato, in adiacenza alla Caserma della Guardia di Finanza, a pochi metri dell’Ospedale “Tiberio Evoli” e a qualche metro da un bar, scorrevano copiosi liquami fognari non depurati che sfociano a mare. Parte di liquami ristagnavano nel sottopasso rendendolo intransitabile e il caratteristico odore di fogna si percepiva a distanza».
Inoltre anche «In via Marco Centola la situazione si presentava più grave, giacché una fiumara di acque fognarie nere scorreva nel canalone che costeggia la predetta via e le abitazioni, e dopo aver percorso il sottopasso ferroviario e quello stradale del Lungomare dei Mille giungevano a mare, determinando ulteriore grave danno anche all’ambiente marino. Gli odori fognari si percepivano dalla ”Piazza Porto Salvo” distante circa 100 metri lato sud ove insiste la omonima Chiesa». Le stesse gravi problematiche fognarie si evidenziavano in via Madonnuzza, dove si rilevavano «copiosi liquami non depurati che scorrevano lungo la strada e i veicoli in transito schizzavano le acque fognarie addosso ai passanti».
A fronte delle numerose segnalazioni dell’ANCADIC di sversamenti fognari «sin dal mese di gennaio 2018 non risulta adottato alcun provvedimento per evitare gli sversamenti fognari, né risulta posta in essere concreta attività per la rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione. In conclusione si invitano e si diffidano ancora una volta gli enti competenti ad adottare urgenti e concreti provvedimenti a tutela della salute e a salvaguardia dell’ambiente e provvedere al completamento dell’iter progettuale per la definitiva risoluzione del gravissimo inconveniente igienico sanitario, se ancora non completato.
Giova ricordare che il Sindaco, quale Autorità sanitaria locale, ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini informando la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta e che potrebbe essere chiamato a rispondere in caso si manifestassero danni alla salute dei cittadini, suoi amministrati, derivanti da tali gravi inconvenienti igienico sanitari (ci auguriamo che ciò non succeda mai).
Diamo atto che la Regione Calabria Giunta Regionale Dipartimento Tutela della Salute e Servizi socio-sanitari Settore 4 – Prevenzione Sanità Pubblica, con nota del 10/11/2021 a firma del Dirigente Generale dott. Giacomino Brancati ha trasmesso la nostra precedente richiesta d’intervento del 5 novembre 2021 al Commissario Straordinario dell’ASP di Reggio Calabria e al Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria, chiedendo loro di porre in essere ogni attività diretta a rimuovere tale inconveniente. Nessuna notizia è pervenuta all’ANCADIC circa le iniziative intraprese o che si intendono intraprendere. Lo scorso 26 dicembre abbiamo nuovamente interessato le Istituzioni competenti».