lunedì,Aprile 29 2024

Seminara, volontari in azione per ripulire dai rifiuti le Gole dei Caforchi

Appuntamento per venerdì 11 marzo, nell'area millenaria dove si susseguono da sempre miti e leggende

Seminara, volontari in azione per ripulire dai rifiuti le Gole dei Caforchi

Venerdì 11 marzo, l’associazione Discovery Avventure, supportata dal Coordinamento Costa Viola, insieme all’Amministrazione comunale di Seminara, sarà impegnata con i propri soci, ad estrarre fuori dei canyon delle Gole dei Caforchi, la plastica che negli ultimi anni si è accumulata. L’appuntamento per chi parte da Reggio sarà in Via Lia alle 8.10, le squadre di intervento saranno tre, su tre luoghi diversi e una delle squadre, che sarà munita di attrezzatura ed equipaggiamento da forra scenderà nella zona più impervia del canyon.

La movimentazione delle squadre sarà coordinata da un capogruppo, il delegato alla Cultura e Turismo Domenico Scordo. «Non tutti sanno che nel Comune di Seminara esiste un luogo che sembra venir fuori dalle pagine di un libro delle fiabe – racconta – dove basta socchiudere gli occhi e fate e gnomi sembrano far capolino tra il verde acceso della vegetazione e gli anfratti millenari che portano al centro della terra. Questo luogo chiamato comunemente “Caforchi”, è una depressione che comprende un’area geologica stratificata in tanti stadi risalenti a cinque milioni di anni fa. L’area molto probabilmente era un piccolissimo bacino oceanico, infatti tanti sono i fossili ritrovati in loco, un microclima unico che rende lussureggiante questa località.

Le profonde gole in tempi antichi ospitarono comunità di monaci greci e bizantini e nelle varie grotte ed anfratti si possono ammirare iscrizioni in lingua greca e latina. Sul luogo tante sono le leggende che si tramandano da tempo. Si narra che un orda di saraceni dopo aver razziato tutta la costa viola, abbia accumulato una quantità enorme di oggetti preziosi. Non potendo trasportare tutto il carico con le navi, il capo dei Pirati mori scelse queste gole per nascondere il bottino. Egli mozzò la testa al più cruento dei suoi pirati e lo lasciò li a sorvegliare il tesoro. Si narra infatti che nelle notti di luna piena si senta un rullo di tamburo, ed è il pirata senza testa a suonare. A questo punto basta seguire il suono ed arrivare alla fonte per donare un obolo al pirata e lui svelerà il punto esatto dove è nascosto il tesoro, impresa non facile». L’appuntamento per chi vuole passare una mattinata all’insegna dell’avventura e del green è quindi alle 9, nella piazzetta di Paparone, frazione di Seminara.

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