Reggio, Ancadic denuncia degrado e pericoli su tratto di via Sbarre Centrali

«Il tratto di marciapiede lato monte di via Sbarre Centrali a Reggio Calabria, precisamente, subito dopo il civico 541 nel senso di marcia delle autovetture, è intransitabile per la presenza di erbacce. I veicoli regolarmente posteggiati a ridosso del marciapiede nel tratto in questione costringono gli utenti, soprattutto le persone con specifiche disabilità, mamme con carrozzine, passeggini e/o bimbi in tenera età al seguito a fare uso della strada comunale esponendosi a notevoli pericoli». Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile comitato spontaneo Torrente Oliveto, si fa portavoce di queste segnalazioni di alcuni cittadini.

«Ho constatato personalmente la presenza di erbacce e rifiuti di diversa tipologia, tra cui rifiuti organici smaltiti anche nello spazio lato sud tra due fabbricati. Uno di questi è in stato di evidente degrado/abbandono e rappresenta un potenziale pericolo per la circolazione ciclopedonale e veicolare, pericolo rappresentato dal distacco di porzioni di cemento dalla parete e dall’instabilità della struttura per la raccolta delle acque piovane. In sostanza si tratta di un fabbricato a due piani f.t. in stato di abbandono e di degrado, in particolare dall’alto della parete lato sud, porzioni di cemento sono pronte a staccarsi unitamente alla struttura realizzata al tempo per la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane, un blocco di cemento situato nell’angolo in alto lato sud appare pericolante. Il vento fa sbattere l’anta sinistra della porta lato sud del primo piano e di conseguenza potrebbe causare la rottura di quei vetri ancora rimasti con potenziale grave pregiudizio per i passanti al verificarsi di questa non rara evenienza. Il fabbricato tempo addietro è stato oggetto d’ incendio come testimoniano i segni lasciati dalle fiamme sulle travi e su altro materiale di legno ben visibili dall’esterno», spiega ancora Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile comitato spontaneo Torrente Oliveto, in una nota.

«Questa situazione di degrado urbano rappresenta non solo un potenziale pericolo ma anche l’habitat ideale per la proliferazione di ratti, veicolo di diffusione di malattie infettive, e di altri animali. Tanto si segnala affinché la spettabile Amministrazione voglia disporre l’immediata estirpazione delle erbacce, lo smaltimento e il conferimento dei rifiuti in impianti autorizzati e la sanificazione dei luoghi e disporre la messa in sicurezza del fabbricato sopra indicato.   Il tutto a salvaguardia della salute pubblica e della circolazione veicolare e ciclopedonale. Siamo certi che codesta attenta Amministrazione non si limiterà ad intervenire soltanto su questo tratto urbano segnalato, ma provvederà a programmare un piano per rimuovere altre analoghe situazioni che purtroppo affliggono la nostra amata cittadina e le periferie più prossime. Oltre all’Amministrazione comunale è stato interessato il Comando di polizia municipale e Mobilità. Nel frattempo che si provveda alla messa in sicurezza del fabbricato, sono state effettuate delle foto ed inviate agli Organi di Informazione affinché gli utilizzatori della strada possano prenderne atto e evitare rischi e pericoli nel transitare per il suddetto tratto viario», conclude Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile comitato spontaneo Torrente Oliveto, in una nota.

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